
"Quando ho iniziato con il rap, era persino troppo sognare di viverci, ora mi guardo intorno e i soldi decidono troppo, quando in realtà tutti avevamo iniziato per altre ragioni". In queste frasi c'è tutto il significato del nuovo disco di Ernia, al secolo Matteo Professione, milanese di trentun anni, che ha il raro dono di essere contemporaneo ma di avere anche il gusto della scrittura e la capacità di analisi. Il disco si intitola Per soldi e per amore e non è il solito selfie istantaneo tipico di quasi tutto il rap ma è un viaggio, quasi un concept, dentro se stesso seguendo un filo conduttore abbastanza classico ma personalizzato molto bene: soldi, amore, famiglia, disillusione e, alla fine, gratitudine. Come spiega l'attore James Franco nel video che accompagna tutto questo progetto: "Immagina di guardarti allo specchio e di chiederti: che cosa sei disposto a fare per i soldi? Ora sostituisci la parola soldi con amore e avrai risposte completamente diverse. E in effetti è così, queste canzoni sono decisamente un passo avanti nel modo di affrontare il rap non solo musicalmente ma proprio come "estetica esistenziale", come modo di affrontare la musica in un senso sempre più cantautorale. "Ogni volta mi chiedono se il prossimo disco sarà quello della maturità, non so se questo lo sia, ma è sicuramente molto personale".
Non ha impiegato poco a farlo, questo rapper atipico. "L'anno scorso avevo un disco pronto, poi l'ho riascoltato e non mi è piaciuto. L'ho buttato e ricostruito da capo con il produttore Charlie Charles. Ora è mio, sia nei suoni che nei contenuti". Ci sono quattro "feat.
" di peso, che sono quelli di Kid Yugi, Marracash, Madame e Club Dogo, ma c'è soprattutto un percorso narrativo che attraversa la vita di un artista che resta volutamente lontano dal marasma gossiparo, ha una compagna ed è papà, si è costruito da solo partendo dal quartiere QT8 di Milano e arrivato a essere una delle firme più significative della scena italiana. Ed è per questo che il disco si chiude con Grato, "un pezzo importante. Io posso anche essere annoiato, ma quando mi guardo intorno non posso essere che grato". Così si fa.