Nella stessa zona il giallo del "barcone fantasma"

Nella stessa zona il giallo del "barcone fantasma"

Palermo - Un’altra vicenda legata al dramma dell’immigrazione clandestina, che nei giorni scorsi si è dipanata tra le coste libiche e quelle maltesi, nella stessa zona dove oggi è avvenuto l’ennesimo naufragio, è quella che riguarda un "barcone fantasma", avvistato il 21 maggio scorso a 88 miglia a Sud di Malta e di cui si erano poi perse le tracce.
Proprio ieri un sito gestito da rifugiati eritrei, sulla base di alcune segnalazioni ricevute da loro connazionali, ha reso noto che i 57 immigrati che erano a bordo della «carretta» sarebbero tutti salvi, anche se detenuti in condizioni disumane in una prigione libica. Il barcone, secondo questa ricostruzione, sarebbe stato spinto nuovamente dalle correnti verso le coste nordafricane, prima di essere intercettato dalla motovedette libiche.

Sempre secondo la stessa fonte i 57 extracomunitari, tutti eritrei, rischierebbero di essere rimpatriati in segreto nel loro Paese, pur essendo nelle condizioni di chiedere asilo. Le autorità libiche non avrebbero infatti informato nè l’Alto commissariato Onu per i rifugiati nè altre associazioni umanitarie come Amnesty international.

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