Cronaca locale

«Nella tragedia la città ha mostrato il cuore»

Moratti commossa rende omaggio alle vittime e ai soccorritori

Ieri la commemorazione e il minuto di silenzio a Palazzo Marino. Oggi la città si ferma per il lutto cittadino e alle 11, nella chiesa di Sant’Ambrogio, il vicario episcopale monsignor Erminio De Scalzi celebrerà il funerale per le vittime della tragedia di via Lomellina. «Il palazzo crollato - le parole di Letizia Moratti ancora visibilmente turbata - è una ferita nella nostra città. Ma ancora una volta il cuore di Milano si è stretto con un unico abbraccio intorno a chi aveva bisogno». Tutti insieme senza distinzione, sottolinea il sindaco, «il vicesindaco Riccardo De Corato, gli assessori, i consiglieri di maggioranza e opposizione già sul posto fin dai primi momenti dopo l’esplosione e lì per tutta la notte». Senza dimenticare lo straordinario lavoro di pompieri, forze dell’ordine, soccorritori, medici e volontari che si sono prodigati per far sì che «questa tragedia non diventasse ancor più grave». Dolore, ma anche desiderio di giustizia. «Con piena fiducia nella magistratura - aggiunge -, aspettiamo l’esito delle indagini. Anche se la vita non potrà essere restituita a chi l’ha persa, la certezza della legge aiuta a vivere con meno sofferenza il proprio dolore». «Questo è il momento del ricordo e del cordoglio - spiega il presidente del consiglio Manfredi Palmeri -. Per le domande e la ricerca delle responsabilità ci sarà tempo. Ora il Comune ha l’obbligo morale di offrire sostegno. L’imperativo categorico è che da questa emergenza si possa riemergere».
Il bilancio e la relazione sullo stato dei soccorsi tocca all’assessore alle Politiche sociali Mariolina Moioli che spiega come, dati i molti eventi in programma in questi giorni a Milano, sia stato davvero difficile trovare hotel disponibili per ospitare chi è rimasto senza tetto. «Ma alla fine - annuncia - abbiamo sistemato 51 persone in quattro diversi alberghi. Dobbiamo trovare casa a 81 inquilini, in gran parte nuclei formati da una sola persona, ma anche 14 famiglie con figli». Da oggi saranno disponibili sei appartamenti in piazzale Dateo, mentre già da ieri sera 26 persone hanno trovato ospitalità nelle case Aler di via Lulli e Pietro da Cortona. Da lunedì a disposizione ci saranno altri sette alloggi Aler e a seguire saranno pronti altri dieci appartamenti in corso Lodi per 24 persone. «Nel frattempo il Comune - spiega - ha stanziato delle risorse straordinarie per permettere di acquistare beni di prima necessità». L’orientamento della giunta sarà di non concentrare le persone rimaste senza casa in un unico quartiere. «Psicologicamente dovranno essere reinserite in ambienti in cui più facile sia dimenticare quella notte. Stare tutti insieme li spingerebbe a tormentarsi in quel ricordo». Per il centrosinistra l’intervento del capogruppo dell’Ulivo, Marilena Adamo, che chiede un impegno «perché le vittime abbiano sostegno psocologico e perché Milano, in materia di sicurezza domestica, faccia passi avanti.

«I milanesi - conclude - vogliono sentirsi dire una cosa sola: che questi episodi non si verificheranno mai più».

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