Oscar Eleni
Dire che sognavamo una semifinale fra Grecia e Stati Uniti sarebbe troppo, ma ieri, quando i campioni dEuropa hanno spezzato la resistenza francese nellultimo quarto e nel momento in cui gli Usa, dopo aver sbattuto contro la zona tedesca, si sono liberati dellincubo, eravamo abbastanza felici. Domani, grazie alla Rai, vedremo due semifinali mondiali che ripagano la lunga attesa. La Germania ci ha dimostrato che si possono tenere questi americani ancora con le mani fredde (10 su 40 da 3) e la Grecia, con il suo talento tecnico e fisico, ci dirà quanto è ancora grande lOceano. Se Spagna ed Argentina sono arrivate in semifinale senza accorgersi di Lituania e Turchia, bisogna dire che greci ed americani hanno sofferto un po di più. Per la Grecia (73-56 alla fine), lostacolo fisico di una Francia senza Parker ma energica, in una giornata da 29% nel tiro da 3, dopo un primo quarto orribile (12-8), ha voluto dire pensare soprattutto alla difesa, perché sono state le 16 palle perdute dai francesi a decidere una sfida dove Papaloukas ha girato in folle, ma ci hanno pensato Papadopoulos con il suo gancio, un Fotsis chirurgico, il talento Diamantidis.
Per gli americani (85-65 lesito), convinti di aver capito tutto di questo mondiale, i primi due quarti sono stati da incubo, ma bisogna dire che il 25% nel tiro da 3 dei primi 20 minuti è stato ripetuto con la stessa leggerezza negli altri due quarti. La differenza è stata nei cambi e nella forza fisica.
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