Neri Pozza rinnova la storica libreria Trittico

Specializzati in psicologia e con particolare cura nella scelta della narrativa, il restyling ha reso il luogo ancora più vicino alle persone, di ogni età

Neri Pozza rinnova la storica libreria Trittico
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Arrivare in via San Vittore 3 l'altra sera sembrava la conferma che "questo mestiere è ancora possibile, ed è ancora bello da fare": parole rubate a Pietro Linzalone, milanese classe 1966, dal 2000 responsabile della Libreria Trittico, che nasce più di 30 anni orsono, con altri proprietari, e che gestisce con Vincenzo Buscema e Michele Bertinotti. Nel 2023 il Gruppo Athesis proprietario della Casa Editrice Neri Pozza decide di investire per la prima volta in una libreria e diventa coproprietario del Trittico, mantenendone invariate le peculiarità che la rendono un luogo unico e decisamente amato dalla città. L'esempio era appunto quello dell'altra sera, quando il Trittico festeggiava la nuova riapertura dopo il restyling eseguito con precisione e determinazione in agosto. Da bravi milanesi non è stato concesso un giorno di più a Audrey Cadonà e Giuliano Pellizzari, i due architetti a cui è stato affidato il lavoro: "Siamo aperti dalle 7.30 del mattino alle 7.30 di sera e la domenica fino alle 13 - precisa subito Linzalone -. Se le librerie vogliono essere un presidio territoriale lo devono dimostrare". Specializzati in psicologia e con particolare cura nella scelta della narrativa, il restyling ha reso il luogo ancora più vicino alle persone, di ogni età: non solo perché è stata ampliata la sala dell'editoria per bambini e ragazzi, o perché l'essenza di betulla, legno chiaro e profumato, crea un colpo d'occhio (e un effetto olfattivo) accomodante e accogliente. La vera forza del cambiamento era palese mercoledì sera, in cui le persone colmavano lo spazio in libreria, nel cortile e fuori sul marciapiede: sembrava che quel luogo fosse un tutt'uno tra la città. L'aver richiamato i colori dell'esterno nell'allestimento interno "è un invito ad entrare in libreria" specifica ancora Linzalone. Tanto che per sedersi e sfogliare un volume prima di sceglierlo, sbucano qua e là dei classici "panettoni" come quelli disegnati da Enzo Mari per Milano e qui utilizzati come sedute: "L'obiettivo è far entrare la città in quello che non è solo un esercizio commerciale - continuano gli architetti-: di fatto abbiamo capito subito che questo era un punto di riferimento per tutto il quartiere".

Perché non inserire un bar con tavolini? "Non è nelle mie corde- risponde sempre il libraio- qui c'è una linea molto chiara e questo sappiamo fare, vendere libri". Nel '21 il Trittico ha vinto il Premio per Librai Luciano e Silvana Mauri "per l'accuratezza dell'assortimento e l'attenzione dedicata ai clienti".

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