Nessun «inciucio», il centrodestra prova a governare da solo

(...) a trovare una sintesi visto che la Lega Nord voleva un ruolo in giunta e c’era chi non vedeva bene accordi più larghi ho pensato di dare un ruolo politico chiamando in squadra tre capigruppo». Cimaschi ha messo a posto la formazione, ha utilizzato tutte le sostituzioni possibile e va a giocarsela auspicando nell’aiuto di qualche consigliere di Udc, Pd, Idv che possa far scongiurare il rischio di un commissariamento difficile da digerire anche a sinistra visto che porterebbe ad elezioni anticipate a ridosso delle amministrative del 2012: «L’accordo tra Pdl e Pd per una governo di larghe intese era un’operazione impossibile perché anche se da parte nostra la volontà poteva esserci, non ci stavano le segreterie dei partiti - spiega Luciano Gandini -. Ora ci presentiamo sulla soglia del commissariamento con la coscienza a posto visto che le abbiamo provate davvero tutte».
Le speranze di continuare l’attuale ciclo amministrativo sono riposte soprattutto sull’Udc visto che ad inizio ciclo amministrativo sedeva in maggioranza (ed anche in giunta) e visto che uno dei due consiglieri, Maria Piacentino Peter, venne eletta in Forza Italia e aderì anche al Pdl prima di passare con i casiniani: «Se dovessero decidere di astenersi per senso istituzionale permetteranno al Municipio di proseguire la propria attività, mi auguro che valutino l’ipotesi visto che non c’è stato verso di coinvolgerli in maggioranza» precisa il capogruppo Pdl.

E se i centristi ancora una volta a Genova dimostrano di dialogare solo con la sinistra c’è anche la miccia di Aldo Siri da disinnescare e ci pensa Enrico Cimaschi che di Siri è ancora capogruppo: «Siri ha ottenuto quello che chiedeva: la vecchia maggioranza, non vedo perché non dovrebbe sostenerci - replica il presidente -. Io guardo già al dopo 27 gennaio e spero entro metà febbraio di convocare un’assemblea pubblica per affrontare le priorità del Centro Est».