Credito al consumo e prestiti personali hanno registrato una forte contrazione nei finanziamenti legati ai beni di consumo (in particolare lauto) e alle carte di credito. Ci sono però tre punti che Sebastiano Marulli, responsabile Prestitempo, divisione del gruppo Deutsche Bank ritiene importante analizzare. In primo luogo il costo del credito, in base ai dati medi rilevati tra gli operatori del credito al consumo, ha visto mediamente raddoppiare il contenzioso sui prestiti. Se da una parte il dato è sicuramente preoccupante, dallaltro ha reso possibile leliminazione di molti errori compiuti nel passato e spesso importati dai mercati anglosassoni come la tendenza al sovraindebitamento facile da parte delle fasce più vulnerabili della clientela.
«Inoltre - spiega il banchiere - nel 2009 abbiamo assistito a una selezione degli operatori presenti sul mercato e a un consolidamento del settore. Dal mio punto di vista il 2009 ha definitivamente sancito la necessità per chi opera nel settore del credito al consumo di avere alle spalle il supporto di strutture e organizzazioni di vaste dimensioni e che operano comunque sui mercati internazionali. Infine è da ricordare la maggiore selettività dellaccesso al credito. Per Deutsche Bank-Prestitempo il 2009 è stato un anno in cui non cè stata alcuna restrizione: i volumi di credito concessi sono in linea con quanto accaduto nel nel 2008 (più di 3 miliardi di nuovi prestiti). Tale risultato, però, è stato possibile solo grazie alla nostra lunga esperienza e a una profonda conoscenza delle dinamiche del settore. Il fatto di appartenere a un grande gruppo internazionale ci ha inoltre dato la possibilità di non dover operare tagli ai volumi di finanziamento per vincoli di bilancio. Da ultimo, la grande forza di Prestitempo è la rete distributiva, presente capillarmente sul territorio e multi-canale».
Come si apre invece il 2010?
«Sarà un anno decisamente migliore di quello appena concluso. Il dato che, comunque, dovrà essere tenuto sotto controllo è quello relativo alla occupazione: solo allora la ripresa economica permetterà ai consumatori di ritrovare il benessere di cui si avverte il bisogno. Nella seconda metà dellanno, infatti, abbiamo assistito a un segnale positivo come la ripresa dei volumi di finanziamento sul mercato».
Quali i possibili driver per un miglioramento del settore?
«Sarà necessario lavorare su due aspetti: il costo del credito e i costi di distribuzione. Maggiori saranno le capacità di ottimizzazione su questi due versanti, maggiori saranno i vantaggi anche per le famiglie. Tale lavoro dovrà essere svolto soprattutto nel credito al consumo finalizzato, e cioè quando il prestito non viene concesso allo sportello bancario, ma presso il negozio presso cui si sta acquistando un qualsiasi bene di consumo. Un sempre maggior controllo e governo da parte di banche e finanziarie delle proprie reti distributive porterà benefici non solo agli operatori finanziari, ma anche e soprattutto ai consumatori, che sono poi quelli che pagano i costi di processi e catene distributive inefficienti».
Quali, in particolare, i vostri obiettivi e le proposte alla clientela?
«Come Deutsche Bank-Prestitempo stiamo lavorando per ampliare lofferta verso target di giovani e famiglie.
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