Nostro inviato a Duisburg
Si parte oggi, in aereo, per Amburgo. Nella convinzione di trovare, a nord, un po più di fresco, almeno 3-4 gradi in meno rispetto al giugno torrido di Duisburg, violentato ieri da un provvidenziale temporale. È la prima volta che lItalia gioca di pomeriggio il suo mondiale dopo le notti tiepide di Hannover e Kaiserslautern. «Patiranno anche i nostri rivali» obietta Gigi Riva e forse addebita alla temperatura di sabato pomeriggio la responsabilità di quel secco e perentorio 2 a 0 rifilato dal Ghana sulla schiena della Repubblica Ceca che rimescola le carte e rende ancor più incerto e in bilico il girone E. Si parte oggi, in aereo, per Amburgo, nella convinta speranza di fermarsi ancora per qualche tempo qui a Duisburg. I ritmi degli allenamenti sono scanditi da una riduzione drastica dei carichi di lavoro. «Quel che è fatto è fatto» chiosano di solito i preparatori: a questo punto del torneo è impensabile modificare lo stato di salute di un gruppo costretto a giocare ogni 4-5 giorni. Anzi è cosa buona e giusta mantenere lo stato di forma. «Giocare in Champions league aiuta a recuperare in fretta dalla fatica» sostiene Gattuso e bisogna credergli sulla parola.
Il plotone degli azzurri accompagnati da un brillante stato fisico è molto ridotto, purtroppo. Due difensori, la coppia di sentinelle centrali, Nesta e Cannavaro, due centrocampisti, Pirlo su tutti, reduce tra laltro da un semestre rossonero insoddisfacente, seguito da Perrotta, e uno degli attaccanti fin qui schierati nelle due sfide, Gilardino, già in gol e assistito da un ottimo smalto. Cinque su undici non è una percentuale incoraggiante. Appena un gradino sotto, in qualche caso giustificato, è possibile incrociare i due reduci da infortuni, Zambrotta e Gattuso i quali han bisogno di giocare e di macinare chilometri per risalire velocemente la china. Gattuso è quello che nasconde meglio il deficit: grazie alla baionetta sempre in canna, non ci si accorge del ridotto rendimento causato da una lesione muscolare non perfettamente cicatrizzata. In traiettoria con Gattuso e Zambrotta, cè anche Buffon, pronto e reattivo contro il Ghana, un po meno contro gli Usa, salvato dal fuorigioco di uno yankee sul gol del mancato 2 a 1 americano. Al di sotto della sufficienza e delle cospicue attese, la coppia dei fantasisti non ancora saliti al potere di questo mondiale, Del Piero e Totti.
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