Torino - Questo è un altro Milan, in edizione riveduta e corretta rispetto alla serata della Befana col Genoa.
È un Milan operaio si può dire, attento e concentrato, d'accordo, poco spettacolare nel gioco, molto cinico negli snodi della sfida e capace di sfruttare due calci d'angolo addirittura per scoprire tutti i limiti e le lacune accumulati dalla Juventus in questa stagione. Sulla prima palletta (di Ronaldinho) sbavano Poulsen e Felipe Melo lasciando la porta spalancata a Nesta, sulla seconda (di Pirlo) con tocco di Ronaldinho, De Ceglie corregge la traiettoria che inganna Manninger. Sulla terza rete ancora di Ronaldinho c’è la prova provata che i cross sono il tallone d’achille della Juve.
In questa seconda versione svetta anche l'organizzazione difensiva rossonera che può esibire una coppia molto collaudata e dottissima, Nesta-Thiago Silva i quali all'accorrenza si prestano a dare una mano in avanti.
Ronaldinho è ancora una volta l'hombre del partido in qualche modo: riesce a stregare rivali e critici con i suoi giochi di gambe.
Il cambio di Gattuso (con Flamini) è l'unica tensione tradita dai berlusconiani nella serata che tornano a vincere a Torino, contro la Juve, dopo un bel pezzo. L'ultima volta, stagione 2003-2004, fu quella del tricolore di Ancelotti. Chi crede ai corsi e ai ricorsi storici, beva un liquorino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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