RomaA lui è sempre piaciuto poco rimanere a guardare. E così, nonostante un tendine infiammato e unaltra settimana travagliata, Francesco Totti stringerà i denti. Il nome del capitano appare nella lista dei venti convocati per il Palermo e questa è la notizia del giorno a Trigoria, insieme alla fitta nevicata (evento più unico che raro nella capitale) che avvolge i campi del centro sportivo giallorosso e costringe la Roma a un lavoro in palestra.
Resta da vedere se sarà in campo dal primo minuto o se si accomoderà in panchina, come successe nel «frigo» dellOlimpico di Torino per essere poi chiamato in causa dopo otto minuti a causa dellinfortunio di Toni. Ranieri lo deciderà allultimo momento dopo il provino di stamane e una chiacchierata con il giocatore. La soluzione più probabile sembra un utilizzo part-time (anche in vista del tour de force da oggi alla fine di febbraio visto che la Roma giocherà cinque partite in sedici giorni) con allinizio Julio Baptista largo a sinistra e Vucinic punta centrale.
«Francesco vuole sempre giocare e quelli così sono i calciatori più a rischio - ha sottolineato ieri il tecnico della Roma -. Alcuni giocatori ti dicono sto bene o sto male, lui ogni volta invece ci mette il cuore, il suo essere capitano e la sua voglia di metterci sempre tutto passa sopra a ogni cosa e questo per lui non va bene. Quindi dovrà essere lallenatore a decidere». Mettere un freno alla generosità ormai nota del capitano non è facile: a Firenze, dopo un primo tempo anonimo, Ranieri decise di togliere dalla contesa un Totti che pur a disposizione, non era nemmeno al 50 per cento della condizione. Una decisione coraggiosa: un conto è dire di tenere fuori Francesco, un conto è farlo. Ecco che in questottica il tecnico penserà bene alla soluzione da prendere oggi contro il Palermo.
Quel tendine non vuol saperne di dare tregua a Totti. In settimana, dopo una risonanza magnetica seguita a un nuovo stop in allenamento, qualcuno ha anche parlato di un possibile intervento per risolvere il problema del versamento formatosi dopo lo scontro con Paci in Roma-Parma e che preme sul tendine del quadricipite. Prima lentourage del giocatore e poi il professor Mariani hanno escluso categoricamente questipotesi. «Non vedo elementi di allarme: dal match con il Parma abbiamo esaminato il ginocchio almeno due volte, lattuale infiammazione non centra nulla con il pregresso, non so da dove nascano le voci di una nuova operazione», ha specificato il chirurgo ortopedico a Radio Radio, escludendo ogni collegamento tra la situazione attuale e gli interventi che il numero 10 della Roma ha subito in passato.
Tuttal più, se linfiammazione dovesse peggiorare, il versamento potrebbe essere aspirato. La cura migliore, però, rimane il riposo. Parola che Totti non conosce, visto che ha lavorato sodo anche in settimana tra fisioterapia, palestra, piscina, tapis-roulant e antinfiammatori. Daltronde i numeri sono dalla sua parte: a dispetto dei problemini fisici, il numero 10 è il giocatore più prolifico della Roma con i 21 gol realizzati in altrettante partite stagionali (10 le reti in 14 sfide di campionato).
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