Niente più bicchiere di vino rosso nei vassoi preconfezionati per il pranzo dei celerini francesi durante le missioni e gli interventi sul campo: la decisione, ufficializzata da una circolare, ha mandato su tutte le furie gli agenti antisommossa e i loro sindacati. «Il quarto di vino ha sempre fatto parte dei pasti che ci sono forniti durante le missioni. È un diritto previsto dalla legge», ha commentato il segretario del sindacato dei poliziotti Sgp-Fo, Paul Guennic. Infatti, mentre il consumo di alcol è vietato sul posto di lavoro per molti dipendenti pubblici in Francia, una circolare in vigore dal 1988 faceva uneccezione per i poliziotti. «Toglierci il bicchiere di vino - aggiunge Guennic - vuol dire rendere ancora meno conviviale il nostro lavoro». Il problema del bicchiere di vino è emerso solo di recente.
Lo scorso ottobre erano infatti circolate alcune foto che mostravano gruppi di celerini in uniforme con lattine di birra in mano durante le manifestazioni degli studenti che hanno scosso la Francia per settimane. Le immagini hanno imbarazzato la direzione della polizia: di fatto, la circolare prevede che il pranzo, vino compreso, venga servito in modo più discreto, lontano dallo sguardo dei cittadini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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