MilanoSarà la congiuntura non delle più felici, sarà che siamo più consapevoli e meno spreconi, fatto sta che la tendenza sembra proprio segnata: ci stiamo abituando a guardare con un occhio nuovo anche le cose vecchie, quelle che non usiamo più e che fino a ieri, senza pensarci troppo, buttavamo via con un sospiro di sollievo. E così, con un po di ingegno e molta fantasia, per gli oggetti e i materiali inizia spesso una seconda vita. Ma attenzione, non parliamo delleconomia domestica dei nostri nonni: se una volta si recuperava un po di tutto alla belle meglio, con improbabili assemblaggi artigianali e rigorosamente casalinghi, oggi sono i designer professionisti a occuparsi di reimpiego. Tanto che il recupero è diventato ormai un fatto di stile, qualcosa di cool.
Per rendersene conto basta un giro nei padiglioni di Macef, lo storico Salone per la Casa, arrivato al novantunesimo appuntamento, che si è aperto ieri a Fieramilano e chiuderà i battenti domenica. Dal 1964 il Salone, nato proprio allindomani del grande boom economico, detta due volte lanno, a gennaio e settembre, i trend del nostro abitare. È un vero e proprio vintage dellarredamento quello che si incontra in alcune sezioni espositive, come Creazioni e Sustainable Home, in cui progettisti più o meno noti hanno fatto del recupero unarte: una caffettiera diventa una raffinata lampada, degli striscioni in plastica tagliati a quadrettoni danno vita a graziosi centrotavola, e cè anche chi ha realizzato una comoda poltrona con gli stracci per la pulizia delle rotative. E ancora borse, sacche e cestini portagioie fatti con cinture di sicurezza, sedie, vasi, collane, anelli, pentole, stoviglie, nientemeno che una radio perfettamente funzionante assemblata con legno di reimpiego. Per linfanzia, poi, cè tutto un mondo riciclato: giocattoli, macchinine, robot, addirittura un piccolo Wall-e nato dal recupero di imballi per uova e mammut di prese.
Sempre in tema di riutilizzo, ecco un materiale ai limiti del futuristico: il legno liquido, che si lavora come plastica, è straordinariamente leggero e si ottiene con la lignina, un residuo della lavorazione della carta che di norma viene gettato via o bruciato negli impianti. Proprio a Macef è stata presentata «Green lantern», una lampada di design che è anche il primo oggetto in legno liquido, frutto del lavoro congiunto ricercatori, architetti e progettisti.
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