Nigeria, assaltato impianto Agip

Uomini armati e abitanti del Delta del Niger hanno attaccato ieri l’impianto petrolifero Agip di Tebidaba, prendendo in ostaggio i 48 addetti, perché sono stanchi della distruzione ambientale prodotti dall’industria del greggio e ora vogliono indennizzi. Lo riferiscono le autorità dello Stato di Bayelsa, dove si trova la stazione di pompaggio dell’Agip. Le trattative con i sequestratori sono in corso, dicono fonti locali, mentre l’Eni ha dichiarato che tra i 48 lavoratori e uomini della sicurezza non vi sarebbero feriti. La produzione è stata bloccata per consentire la messa in sicurezza degli impianti. La stazione attaccata produce mediamente 55mila barili di petrolio al giorno. «Alcuni militanti hanno assaltato la stazione di pompaggio di Tebidada e ora stiamo stabilendo contatti con loro. Vogliono che i punti dove ci sono state fuoriuscite di greggio siano ripuliti e chiedono il risarcimento dei danni», ha dichiarato Victor Akenge, commissario all’ambiente dello Stato di Bayelsa.

Nel marzo scorso l’oleodotto dell’Agip era già stato sabotato con una carica di esplosivo nel punto in cui attraversa il fiume Brass. Il greggio fuoriuscito aveva contaminato le sponde del fiume e l’impianto era stato fermato.

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