da Londra
Il «niqab» della discordia. L'insegnante islamica sospesa da una scuola inglese dello West Yorkshire si difende e dice: non tenevo il velo sul viso in classe, ma lo rimettevo quando ero con i colleghi maschi.
Intervistata dalla Bbc, Aishah Azmi, 24 anni, ha detto che «nessun alunno» della Headfield Church of England Junior School, di Dewsbury, si era mai lamentato. Ma l'istituto l'ha sospesa dicendo che bambini tra i 7 e gli 11 anni non la capivano quando parlava a causa del velo sul viso, il niqab.
Azmi deve ora aspettare la decisione del tribunale del lavoro che si occupa del caso, attesa entro due settimane. Il consiglio di Kirklees ha detto che alla donna era stato chiesto di togliere il velo dal viso in classe, e quando lei si è rifiutata, è scattata la sospensione che «non ha nulla che vedere con la religione».
La direzione dell'istituto scolastico «Headfield Church of England junior School» ha motivato la decisione di sospendere la maestra affermando che gli allievi incontravano difficoltà a seguirla durante le sue lezioni di inglese, proprio a causa del velo che ostruiva la bocca rendendo alcune parole incomprensibili.
L'insegnante ha detto alla Bbc: «Il velo non ha mai causato problemi tra me e gli alunni. Avevamo un rapporto splendido, e non si sono mai lamentati. Il velo è molto importante per tutte le donne musulmane che scelgono di portarlo. La nostra religione ci obbliga a portarlo perchè è nel Corano».
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