Per il ministro hanno coniato un nomignolo, «Morattila». Contro le sue riforme da mesi organizzano cortei e occupazioni. Hanno anche dato vita a pesanti contestazioni. Stavolta, però, la contestazione contro Letizia Moratti si arricchisce di una cosa che con la scuola non centra: la candidatura a Palazzo Marino. I Collettivi - gruppi di studenti di estrema sinistra - lanciano una nuova campagna di occupazioni. «La ministra sarà a Milano durante le vacanze di SantAmbrogio per presentare la sua candidatura a sindaco - scrivono in un volantino -. Vogliamo ricordare, con loccupa-tutto atto secondo dal 12 dicembre che noi, nella nostra città, non la vogliamo».
«Proprio così, la contestazione è anche contro la persona, non vogliamo Letizia Moratti come candidato sindaco», precisa la portavoce dei Collettivi. E non importa se, così facendo, tutta la loro protesta appare una manovra politica. «Le accuse di strumentalizzazione? Non ci interessano - insiste la portavoce -. La Moratti labbiamo conosciuta con le sue riforme e ora la ripudiamo, anche come personaggio pubblico e candidato».
Non tutti la pensano così. «Negli striscioni questi studenti scrivono Moratti, Milano ti ripudia. Le parole giuste dovrebbero essere I Collettivi ti ripudiano - si arrabbia Alberto Giannino, presidente dellAssociazione docenti cattolici-. Sono unesigua minoranza che pretende di parlare a nome di tutta la scuola. Si può anche pensare che la riforma del ministro non sia giusta, ma non si deve protestare usando parolacce o slogano minacciosi come ti aspettiamo, assediamola o parole come odio: io la Moratti non la odio e penso che sia un ottimo candidato sindaco», aggiunge il professore. Che lancia un appello: «Le scuole reagiscano contro queste persone intolleranti», dice sfogliando i volantini dei Collettivi.
Nellultimo, vengono annunciate le prossime manifestazioni. Il primo corteo è previsto per venerdì.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.