No di Fiat, Edison e Ligresti a crescere nel «Corriere»

da Milano

Entra nel vivo il calcolo per la ripartizione del 2,053% della Rcs messo in vendita da Unicredit all’interno del patto di sindacato e detenuto in Capitalia Partecipazioni. Il primo giro di consultazioni dei pattisti è quasi ultimato e già emergono le posizioni dei soci del patto che si «sfileranno» dall’esercitare la prelazione: oltre a Fonsai, secondo quanto risulta all’agenzia Radiocor, sono Fiat ed Edison. Gli altri soci del patto invece aderiscono, a cominciare da Mediobanca e gruppo Pesenti. Fra i soci interessati a rilevare anche l’inoptato, secondo indiscrezioni, ci sarebbe la Dorint di Diego Della Valle e probabilmente anche Mediobanca. Pure Intesa Sanpaolo potrebbe essere interessata a rilevare la sua quota-parte delle azioni del gruppo che edita il Corriere della Sera. Infatti, secondo quanto convenuto fra i soci pattisti, è la sola Intesa a mantenere la facoltà di accrescere al 5,05% (dall’attuale 4,768%) la percentuale di partecipazione al capitale sociale apportata al patto. Rinuncia invece Fondiaria-Sai, come anticipato dal Messaggero, rimanendo al 5,257% nel patto dopo aver esercitato il diritto di prelazione nello scorso luglio in occasione del riparto dell’1% di Gemina.

Fiat rimarrà con il 10,291% ed Edison con il suo 1,011%. Il patto di sindacato non è stato ancora convocato, spiegano fonti finanziarie, e non è escluso che al termine del giro di consultazioni fra i soci ci possa essere qualche altra modifica nelle adesioni.

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