No ticket no parti: trasferta burrascosa per i tifosi del Lecce

A Roma Termini una trentina di tifosi ha forzato i filtri di accesso al treno per Lecce abbandonandosi ad intemperanze: tutti denunciati per interruzione di pubblico servizio. Erano di ritorno dalla partita dell'Olimpico

Le ferrovie dello Stato stanno mostrando il pugno. A Roma Termini una trentina di pseudo tifosi ha forzato i filtri di accesso al treno per Lecce abbandonandosi ad intemperanze e ricevendo la giusta legge del contrappasso: tutti denunciati per interruzione di pubblico servizio. Erano di ritorno ieri notte dalla partita di Campionato all'Olimpico e avevano impedito la regolare partenza dell'Espresso 951 Roma - Lecce. Nei loro confronti Trenitalia promuoverà in sede civile anche una richiesta di risarcimento per i danni diretti e di immagine subiti.
É stata violenza gratuita, in una trentina hanno forzato il filtro di controllo di Trenitalia e Polizia Ferroviaria e, senza biglietto, sono saliti a bordo del convoglio in partenza alle 23.30, rifiutandosi prima di regolarizzare la loro posizione e abbandonandosi poi ad intemperanze. Solo l'intervento della Polizia di Stato ha permesso di individuare i teppisti, farli scendere dal treno e indentificarli.
Si è trattato fortunatamente solo di una piccola minoranza di sedicenti supporter del Lecce che però ha di fatto determinato oltre 90 minuti di ritardo al treno e disagi a tutti i restanti viaggiatori, ai quali sono andate le scuse di FS ma è possibile immaginare quanto siano servite a tranquillizzare chi aveva impegni e magari anche di una certa importanza, perché novanta minuti di ritardo sono veramente tanti.


La politica di rigore No ticket, no parti e di fermezza condotta con perseveranza in questi ultimi anni da FS, ha prodotto importanti risultati ed ha quasi azzerato i danni e gli abusi che venivano impunemente perpetrati in nome di qualcosa che niente ha a che vedere con il tifo sportivo. Sono gocce ma sono anche continui segnali importanti.

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