Noel Gallagher: «Gli Oasis potrebbero riunirsi. Per soldi»

E ora giù tutti a dire che Noel Gallagher non è più rock. Ma quando mai. Intanto ha smaltito le tossine dopo lo sfascio degli Oasis. Ed è più cattivo di prima. L’altro giorno, presentando qui a Milano il suo primo disco solista, che modestamente si intitola High flying byrds (uccelli che volano alto), è stato così rock che di più non si può. Lì per lì ha detto: «Ormai ho 45 anni e tre figli, non posso più fare il ribelle». Poi però ha srotolato tutto il campionario del vero rocker quarantenne, controverso, ingrugnito, compiaciuto. Vediamo l’elenco.
Quale fratello scusa? «Sì ho parlato con mio fratello Paul l’altro giorno, è sempre una persona squisita». No, caro Noel, il fratello in questione è l’altro, Liam, quello che ha fondato gli Oasis con lei: «No, non gli parlo e va bene così».
Però accontentiamoci. «Gli Oasis sono stati un fenomeno irripetibile. Facevano rock da stadio. Io no. Credo che venderò gli stessi dischi e gli stessi biglietti (sarà a Milano il 28 novembre) dei Beady Eye di Liam».
Novità no grazie. Come ogni vero rockettaro incazzato, non ascolta nuova musica: «Mi piacciono vagamente gli Arctic Monkeys. Ma non c’è nulla che mi esalti e che possa giudicare». Invece valuta benissimo Ennio Morricone, la cui influenza è evidente in tutto il disco: «È un grande, l’ho visto in concerto poco tempo fa. Da ragazzo mi sono guardato tutti gli spaghetti western».
Parole parole parole. A parte Soldier boys and Jesus freaks che parla di guerra e religione ossia, come dice lui, «di due cose totalmente inutili», tutte le canzoni del disco sono più o meno introspettive. «Però sono vent’anni che scrivo testi e non ho ancora capito come faccio». Andiamo bene. Uno dirà: però come musicista sa il fatto suo. Macché. «Non ho mai preso una lezione di chitrarra e non sapevo come spiegare le mie canzoni alla band perché non conosco gli accordi». Vabbé.
I soldi innanzitutto. «Si possono riformare gli Oasis? Direi non quest’anno. Ma non ho nulla contro le band che si riformano anche solo per soldi.

Potresti criticare i Led Zeppelin se facessero un tour mondiale in cambio di 500 milioni di dollari?«. Certo che no.
Infine il disco. Dice: «Non ho fatto cambiamenti drastici». È vero. High flying byrds è come gli Oasis ma senza fracasso. Quindi bello. E molto.

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