«Noi pedofili? Nemmeno conosciamo quei bimbi»

«Noi pedofili? Nemmeno conosciamo quei bimbi»

Massimo Malpica

da Rignano Flaminio

Ecco i verbali della maestra Patriza Del Meglio e del marito Gianfranco Scancarello, autore tv. La loro è una difesa a 360 gradi. Nella settantina di pagine dattiloscritte dagli inquirenti negano tutto, respingono accuse e insinuazioni. Si comincia con l’autore del programma Buona Domenica che spiega che non avrebbe mai potuto commettere certi crimini.
«Mai stato a scuola»
Dice Scancarello: «Non ho mai commesso i fatti che mi si contestano, mai sono andato a scuola da mia figlia se non in occasione di uno spettacolo natalizio o di fine anno (...) circa 6 anni fa. Non vivo la realtà di Rignano Flaminio dato che per lavoro esco da casa alle 8.30-9. Mi reco generalmente a Roma e faccio ritorno a casa circa 12 ore dopo. Non conosco nessuno dei bambini denuncianti. Neanche con i genitori denuncianti ho rapporti di alcun genere». Scancarello spiega al pm che conduce una vita «assolutamente riservata, defilata, non abbiamo nemmeno parenti a Rignano Flaminio. Escludo che mia moglie abbia portato i bambini della scuola materna a casa dove viviamo. (...) Devo dire che la maestra Pucci e la bidella Lunerti le ho conosciute solo in occasione della perquisizione mentre della Magalotti sapevo che era la moglie del gestore di un bar (...). Non conosco, se non di vista, lo straniero menzionato quale coindagato che lavora al distributore Agip sulla Flaminia e con il quale ho scambiato qualche parola solo per rifornirmi di carburante e che ho rivisto, quando avvenne la perquisizione, nella caserma dei carabinieri (...). Prendo atto che mi si dice che i bambini, o parte di essi, hanno riconosciuto una piscina gonfiabile che avevo a casa ma io non la riconosco (...) penso che, ad esempio, nell’estate 2006 non sia stata installata una cosa simile in casa. Ho avuto una piscina (...) ma tanto tempo fa. Era a forma di tartaruga, di plastica dura, non gonfiabile. Poi l’abbiamo buttata. In relazione alle assenze di mia moglie nell’anno 2005-2006 rispondo che sì, in quanto era stata operata di tiroide e ne subiva ancora le conseguenze, si è assentata per malattia. Sono sicuro che in quel periodo non aveva problemi di ordine psichico, prendeva come medicinale l’Eutirox per la tiroide. Si è sempre comportata come una persona mentalmente sana, nella mia famiglia nessuno ha avuto problemi mentali. Mi chiedete se ho cambiato l’arredamento di casa: l’ultima volta - continua Scancarello - sarà stato 7 o 8 anni fa. In relazione ai costumi che sono stati trovati, quelli col cappello rosso o il vestito viola da mago, forse sono stati utilizzati per una festa di Halloween o per carnevale, credo fossero dei miei figli di quando erano piccoli. Quanto alla preside di mia moglie, l’ho conosciuta solo in occasione dei fatti per i quali sono indagato. Peraltro la preside non si è mai lamentata del comportamento di mia moglie che non mi ha mai parlato di problemi con i bimbi a scuola. Anzi, lei gode di ottima fama nell’ambiente in cui lavora. Se fossero stati riscontrati abusi sui bimbi mia moglie me l’avrebbe detto. Solo una volta una mamma telefonò a casa nostra dicendo che c’erano delle chiacchiere (...) ma mai abbiamo ricevuto minacce di alcun tipo. Oggi quelli che sono stati i suoi primi studenti con ogni probabilità sono i genitori dei bambini, e mai si è verificata la benché minima questione».
Ed ecco invece i passaggi salienti delle 48 pagine di trascrizione dell’interrogatorio della moglie di Scancarello, Patrizia Del Meglio.
«Denunce assurde»
«Sono assolutamente innocente, non immagino per quale motivo questi bambini possano accusarmi, anche perché i denuncianti io non li conosco affatto. Esclusi due, una bimba che era mia alunna in tempi passati e un bambino che sta nella mia sezione col quale c’è una relazione ottima. (...) i primi denuncianti non sono nella mia sezione, sono in due sezioni di due colleghe, Marisa Pucci e Silvana Magalotti. Faccio presente che la Pucci l’anno scorso faceva l’orario 8-13, e io facevo l’orario 11-16. Nell’arco di quelle due ore comuni, io ero nella mia classe e c’erano l’insegnante di sostegno e la mia collega C.M. (...). I bambini dell’altra sezione uscivano alle 12.30, io dalle 12 alle 13 ero in mensa, in mezzo a tutte le altre colleghe, e in mezzo a duecento bambini: come avrei potuto allontanarmi? Il fatto non sta proprio in piedi (...). Non ho mai denudato i bambini, nemmeno per punirli, ma scherziamo? (...) Ho sempre avuto rapporti ottimi con i genitori dei miei alunni, mai avuto problemi (...). Inoltre quando è stato il momento di iscrivere i figli alla scuola dell’infanzia i genitori che li hanno iscritti hanno fatto espressa richiesta di iscriverli nella mia classe (...). Anzi mi ha stupito moltissimo il fatto che la mamma di (...) abbia presentato denuncia perché io con lei ero in rapporti ottimi. I genitori dei miei alunni non hanno assolutamente mai chiesto delucidazioni su comportamenti strani dei bimbi (...). Nemici? Io per carattere non sono una persona che si fa nemici (...). I bambini della mia classe non sono mai venuti a casa mia, però quando l’ultima mia figlia veniva alla materna e stava in classe con me, i suoi amichetti di classe hanno frequentato normalmente la mia casa. Ma non c’era nessuno dei denuncianti, né sono mai venuti gli alunni della Pucci (...). Non ho idea di come qualche bambino possa aver riconosciuto casa mia, non lo so (...) non so spiegarmi come abbiano riconosciuto la piscina gonfiabile che avrò usato 3-4 volte in passato (...) l’abbiamo usata solamente per nostra figlia e l’abbiamo tenuta montata pochissimo perché ci facevano le uova le zanzare (...) non la riconosco nel modello che mi viene mostrato in foto. Faccio presente che dall’esterno la piscina se era montata si poteva vedere (...). Con la Pucci? Avevo ottimi rapporti (...) di colleganza e basta, non di amicizia (...). Non ho mai frequentato la bidella Cristina Lunerti (...). Il benzinaio cingalese non è mai stato a casa mia, mai visto (...). Hanno portato via una decina di sacchi di peluche, forse erano 150. Sfido qualunque bambino a non riconoscere tra quei 150 un pupazzo simile o uguale (...). Mai registrato problemi psicofisici sui bambini, arrossamenti o altro. Può essere successo - insiste la donna - che una mamma mi abbia detto che la bambina non si puliva bene in bagno e tornava a casa un pochino arrossata (...). Altro no. C’è il tavolo dei bidelli proprio davanti alla porta del bagno, quindi venivano controllati a vista (...). Effettivamente mi sono assentata da scuola nel 2005-2006 per 66 giorni (...) ero stata operata alla tiroide l’anno precedente e questa cosa mi ha portato tutta una serie di squilibri, di stanchezza, problemi di umore (...) e mi sono presa dei giorni perché, sa, con i bambini non si può stare di cattivo umore (...).

La casetta per bambini in giardino? Ce n’era una anni fa, poi è stata smontata 2-3 anni fa e i pezzi di questa casa sono stati usati per fare delle porticine all’interno del giardino perché noi abbiamo dei cagnetti».
gianmarco.chiocci@ilgiornale.it
massimo.malpica@ilgiornale.it

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