Piero Evangelisti
da Milano
«Sono qui da tre settimane e tutti mi chiedono già gli obiettivi di Nissan Italia». Comincia così, in maniera schietta, il primo incontro con Stéphane Cottin, nuovo amministratore delegato di Nissan Italia, francese di 42 anni, 10 dei quali in Renault e gli ultimi quattro a capo della filiale svizzera della casa giapponese, una carriera che ricalca un po quella di Carlos Ghosn, da maggio gran capo sia di Renault sia di Nissan. «Il mio impegno sarà volto ad assicurare una crescita sana e redditizia per Nissan Italia e per la sua rete - continua Cottin - conto molto sullarrivo di Micra C+C in autunno e della monovolume Tone allinizio del 2006».
Come gestirà il cambio di rotta che i Suv impongono al mercato?
«Quello dei Suv è un settore in crescita dove tutti cercano di entrare. Per Nissan è più che naturale trovarsi tra i protagonisti: il 4x4 è nel Dna del nostro marchio da oltre mezzo secolo e i nostri prodotti costituiscono un naturale punto di riferimento in una fascia dove lesperienza e la tecnologia contano moltissimo. È unarea che continueremo a presidiare, grazie anche al nuovissimo pick-up Navara che arriverà a luglio».
Il 2005 sarà lanno di un particolare modello?
«Non di uno soltanto, ma di tutta la famiglia Nissan, che in Europa si è arricchita di modelli di grande appeal, come Murano, 350 Z Roadster, Pathfinder e Micra C+C, forti di un design dirompente e di una avanzatissima tecnologia».
Si è già fatta unopinione del mercato italiano?
«Apprezzo lItalia per la sua lunga e affascinante tradizione sportiva, che credo abbia costantemente caratterizzato il mercato automobilistico. Mi piace lapproccio nellacquisto di una vettura: senza mai rinunciare allemozione di realizzare un desiderio, un sogno, piccolo o grande che sia».
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