Noi, senza mogli e suocere in Rai

Certo chiarire ogni risvolto sull’appartamento di Monte Carlo resta la priorità. Ma se poi a Fini rimane un po’ di tempo anche per un secondo videomessaggio su una seconda trascurabile faccenda, tutti quanti noi italiani gliene saremmo profondamente grati. Si tratta di questo. Siccome noi siamo abituati ad avere in casa mogli e suocere che svolgono mansioni di varia natura, comunque sempre ben lontane dalla Rai, ultimamente ci viene da chiedere: perché Fini ha casualmente una nuova suocera, la mamma della compagna Tulliani, che casualmente ha ottenuto un contratto con la televisione pubblica per produrre una rubrica in un programma del mattino, portandosi a casa un milione e mezzo? E come mai il difensore d’ufficio di Fini, quel geniale stratega che risponde al nome di Italo Bocchino, ha casualmente una moglie che casualmente produce fiction che casualmente vende alla Rai? Come si vede, sono domande molto elementari, solo per sapere come è possibile che tutte queste fortuite coincidenze accadano soltanto in certe famiglie. Dannazione, mai una volta che le mogli nostre e le suocere nostre si presentino un giorno annunciando di avere piazzato un programma in Rai. Delle due, l’una. O ci siamo tirati in casa delle deficienti, madri e figlie, tutte ugualmente buone a nulla. Oppure sono solo terribilmente sfortunate, se è vero com’è vero che anche questa di mamma Rai allargata a moglie Rai e a suocera Rai è solo coincidenza, di cui i capifamiglia sono ovviamente sempre all’oscuro. In caso di strani dubbi, sia ben chiaro: nessuno scordi come ha tuonato fiero e risentito il presidente Fini. Lui, con i soldi pubblici, non ha mai scherzato.

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