«In merito allattuazione del Patto sulla sicurezza e delle norme relative alla gestione dellemergenza nomadi, Forza Italia non è disponibile a sottoscrivere alcun accordo né con lamministrazione di centrosinistra che governa il Campidoglio né tantomeno con il prefetto Serra, del quale sono sconosciute le prerogative politiche. Non siamo disponibili ad alcuna intesa finché non verrà verificato in modo definitivo e nelle sedi politiche appropriate se esiste, nellattuale maggioranza di sinistra, che ha ricevuto dagli elettori la responsabilità di amministrare la Capitale, una convergenza politica seria e stabile nel tempo sulle linee fondamentali previste dal Patto sulla sicurezza». Lo afferma in una nota Francesco Giro, deputato di Forza Italia, coordinatore regionale del Lazio di FI e commissario per la Città di Roma.
«Anche per questo - aggiunge - consideriamo assolutamente inutile e retorica la proposta di un referendum in materia. Se questa maggioranza politica sul Patto, come temiamo, non cè e non esiste allora è del tutto inutile interpellare Forza Italia perché non saremo complici né di una intesa fasulla che verrebbe smentita dopo due o tre mesi dalle forze della sinistra estrema; né di un compromesso al ribasso che non ci aiuterebbe a risolvere il problema; né di un pasticcio che servirebbe soltanto come alibi alla giunta Veltroni per uscire in qualche modo dal suo stesso fallimento. Forza Italia non si presta ad avallare alcun gioco e giochetto talvolta indecente fatto sulla pelle dei romani». «Delle due luna - aggiunge - o cè la volontà di procedere seriamente sulla strada di una possibile soluzione ad un disagio crescente che coinvolge soprattutto le nostre periferie e le fasce più deboli della popolazione romana oppure saremo presto chiamati a smascherare i trucchi e i soliti imbrogli di una amministrazione incapace e ormai poco autorevole che dice tutto e il contrario di tutto pur di sopravvivere al suo fallimento. Le dichiarazioni stesse rese dal sindaco in queste ore e a più riprese sono un tentativo maldestro di minimizzare il problema dopo averlo però enfatizzato ad arte davanti alle telecamere delle TV con la firma in pompa magna del patto».
«Le parole di Veltroni, che indirettamente ci accusa unaltra volta di creare allarmismo fanno il paio con le battute sarcastiche rivolte solo tre mesi fa contro Silvio Berlusconi che ebbe il merito e il coraggio di denunciare per primo laggravarsi della emergenza sicurezza a Roma - conclude Giro - Qui cè ancora una volta puzza di bruciato; qui qualcuno sta ancora una volta giocando con le promesse e con le parole. Ci dicano una volta per tutte esattamente cosa vogliono fare di concreto altrimenti cè il sospetto che il patto con Amato sia soltanto un patto di carta, di carta straccia per confondere le acque e tirare a campare».
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