Nomadi di via di Villa Troili: sgombero ma solo parziale
25 Novembre 2005 - 00:00Il prefetto Serra: «Interverremo, ma a più riprese Il problema va affrontato trovando delle alternative»
Alessia Marani
Il campo nomadi di via di Villa Troili verrà sgomberato, ma solo gradualmente e non prima di avere trovato, comunque, una soluzione alternativa per gli occupanti regolari. Lo ha annunciato ieri nel corso della riunione del comitato provinciale per lordine e la sicurezza pubblica il prefetto di Roma, Achille Serra. Un suo intervento era stato richiesto a gran voce dai comitati di quartiere della zona Bravetta-Pisana - dove linsediamento rom ha messo radici fin dallestate del 2001 - esasperati per la presenza in sovrannumero degli stranieri accampati alla meno peggio anche fuori dal perimetro dellex caserma militare «Bellosguardo» allora assegnata a circa 160 «profughi» romeni del dopo Ceausescu a titolo «provvisorio». Non solo. A dare un «aut aut» a prefetto e Campidoglio era stata la stessa Asl Rm D che ha più volte accertato le drammatiche condizioni igienico-sanitarie di vita allinterno e allesterno dellex stazione radio dellesercito italiano fino a scoprire addirittura un canale dimportazione fuorilegge di polli dallest europeo. «Eppure - sostiene il consigliere del XVI municipio Fabrizio Santori - non si è ancora parlato di sgombero definitivo. Mi dispiace che non ci sia una visione risolutiva che vada alla radice del problema. La colpa non è del prefetto ma del Comune che stranamente continua a temporeggiare». Nellaprile 2004, un primo tentativo di sgombero parziale dellarea era stato fatto con il «censimento» di 29 baracche e lidentificazione di 16 clandestini. Ma dai 160 assegnatari iniziali in poco tempo si è passati a ben 400 unità. E la convivenza con i residenti si è fatta decisamente «esplosiva». «Roma ha periferie che pullulano di accampamenti di nomadi - ha sottolineato Serra -. È un discorso che va affrontato con grande serietà. È necessario che vi siano delle alternative. Bisogna agire gradualmente facendo conciliare le esigenze delle persone sgomberate con linsofferenza della popolazione attorno. Il problema dei nomadi - ha ricordato il prefetto - riporta immediatamente a quello della casa, il problema dei problemi». Lunico tema a cui, per ora, il sindaco Veltroni pare avere trovato una soluzione veramente «alternativa». Quella, appunto, legata alla sinistra «alternativa» e facinorosa di DErme & Co.