In tempi di crisi economica sono due i settori - in genere - a non risentirne. Il sesso e, paradossalmente, la cultura. I dati sono impietosi: va tutto male, tranne il mercato dell'eros (i sexy shop negli ultimi mesi hanno aumentato vertiginosamente il giro d'affari) e quello dei libri (incredibile, ma mai gli italiani hanno comprato così tanti romanzi e saggi come dalla fine dell'estate scorsa a oggi, e Confcommercio prevede per il 2009 un'ulteriore crescita del comparto libri del +1,3%). Se non puoi più permetterti di uscire a cena o fare tanti week-end come prima, i modi per impegnare le serate, televisione a parte, sono solo due...
Se poi l'editoria si sbizzarrisce nel trovare nuove proposte, allora acquistare buona letteratura senza spendere troppo diventa ancora più facile, e piacevole. Non solo i grandi gruppi editoriali non hanno aumentato nell'ultimo periodo i prezzi del libro (cosa già di per sé apprezzabile), ma hanno aumentato le occasioni e i periodi di sconti. In più, c'è chi si è inventato la lettura "low cost": da poche settimane l'editore Mursia, uno dei marchi storici del mondo del libro, ha lancia il tascabile mignon. Nomi di giganti - da Dostoevskij a Flaubert, da Gogol' a Poe - per librini in formato pocket. E il tutto a un prezzo compreso tra un minimo di 2,50 a un massimo di 4 euro. È la filosofia della nuova collana di classici della letteratura battezzata con un nome che vola alto: "Il Picci One".
«I libri de "Il Picci One" - spiega Lorenza Mursia, presidente della casa editrice - stanno nel palmo di una mano e costano quanto una colazione al bar, pesano pochi grammi e valgono come un tesoro. La riscoperta dei classici della letteratura è uno degli effetti collaterali della crisi: abbiamo preso la palla al balzo coniugando prezzi bassi con una selezione di racconti e romanzi brevi dei grandi autori. Letture scontate, ma solo nel prezzo visto che si tratta spesso di opere poco conosciute e considerate a torto, minori».
L'offerta di titoli della collana "Il Picci One" spazia da «Giovinezza», il racconto che segna la svolta stilistica di Joseph Conrad e la nascita del protagonista di «Cuore di tenebre», Marlow; al primo viaggio de «La nave che trovò se stessa» di Rudyard Kipling, alla più celebre rivolta della storia della marineria narrata da Jules Verne ne «Gli ammutinati del Bounty». Per chi ama la letteratura russa, ci sono autori come Fedor Dostoevskij, di cui sono pubblicati alcuni dei racconti e romanzi brevi (come «Le notti bianche» e «L'albero di Natale e lo sposalizio») e Nicolaj Gogol', che descrive con sottile ironia vizi e virtù della società russa ne «Il cappotto» e «Il naso», fino alle atmosfere orrorifiche de «Il gatto nero» e «I delitti della Rue Morgue» di Edgar Allan Poe piuttosto che del «Grand hotel della morte» di Andrè Maurois, o quelle fantascientifiche de «Un sogno di Armageddon» di Herbert George Wells. E per gli sportivi si passa dai campi da polo de «Il Gatto Maltese» di Rudyard Kipling al green del racconto «Golf» di Charles Whitcombe. Capolavori per tutte le tasche quindi, ma anche per tutti i gusti. Legati uno all'altro da un filo rosso: l'amore per la grande letteratura e per l'oggetto-libro (anche se mignon...): non è un caso che il primo titolo della collana sia «Bibliomania» di Gustav Flaubert, la storia - che i "libidinosi" conosco bene - di Giacomo, un libraio trentenne ma che sembra già vecchio, triste e taciturno, animato solo da una passione sfrenata e dilaniante per i libri che insegue e ricerca tra aste e banchetti di mercanti, la cui corsa al possesso del libro più unico e raro, oltre i limiti del controllo umano, diverrà un'ossessione che lo porterà alla rovina...
Insomma, la cultura vince la crisi. Secondo i dati della Confcommercio, la spesa degli italiani per il comparto libri nel 2008 è stata pari a 4.774 milioni di euro, in linea con il 2007. Un settore che guarda al futuro con fiducia, prevedendo, nel 2009, una crescita pari all'1,3, mentre l'anno successivo si passerà all'1%.
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