Nomine «in famiglia» al San Giovanni

Il 28 dicembre scorso, il direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata, Francesco Cortese, ha provveduto alla nomina dei dirigenti responsabili per le unità operative semplici dipartimentali dell’Azienda stessa. «Fra i cinque nominativi - denuncia in una nota il consigliere regionale di An Tommaso Luzzi - balza all’occhio quello del dottor Gianluca D’Elia, dirigente responsabile della Uosd prostata, con delibera 1511 del 24/12/2007. Bisogna ricordare per gli immemori, che il dottor Gianluca D’Elia è il figlio dell’attuale direttore generale dell’Azienda San Giovanni Addolorata dottor Luigi D’Elia, che è anche il coordinatore dei direttori generali delle Aziende sanitarie del Lazio».
«Mi chiedo - aggiunge Luzzi - se l’assessore Battaglia è a conoscenza di questa nomina e che cosa ci può dire circa la responsabilità dei direttori generali che nominano dirigenti responsabili di strutture propri congiunti dipendenti della stessa azienda. È ora che anche nel Lazio si faccia pulizia - afferma l’esponente di An - e su questo chiederemo risposte concrete nell’aula del Consiglio regionale del Lazio». Lo stesso Luzzi, insieme con il senatore Domenico Gramazio, ha poi criticato l’assessore Battaglia per l’assoluto immobilismo di fronte alle emergenze stagionali. «Cosa sta facendo la Regione Lazio - dicono i due esponenti di An - davanti al tam tam di richieste denunciato dal segretario della federazione dei Medici di famiglia Pier Luigi Bartoletti, che dichiara che nel Lazio c’è una richiesta di interventi per i medici di famiglia che supera il 700% in più rispetto all’anno scorso?». «È il momento dell’influenza - continuano - ma anche il momento della infezione di meningite, nel Lazio, alcune strutture sanitarie sono già dovute intervenire in questo caso, e ricordiamo Rieti, Frosinone e Roma». «Non c’è ancora nessuna disposizione in questo senso operata dall’assessorato alla Sanità della Regione Lazio - dichiarano gli esponenti di Alleanza Nazionale - sarebbe giusto in queste ore che tutte le strutture sanitarie pubbliche e accreditate del Lazio siano allertate in funzione della crescita prevista a fine mese dell’allarme influenza.

È ora che l’assessore alla Sanità Augusto Battaglia, si interessi realmente dei casi di salute dei cittadini del Lazio, invece di operare, come sta facendo in nomine e cancellazione di nomine di direttori sanitari presso le aziende della Regione Lazio».

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