Dopo l’azzeramento dell’intero consiglio di amministrazione dell’Atm e la «sfiducia» del neo sindaco giuliano Pisapia al presidente e Elio Catania, parte inevitabilmente il toto nomine per la successione ai vertici della società dei trasporti milanese. Le prime voci, per la verità già smentite da Palazzo Marino, per la corsa alla presidenza parlano di Fabio Terragni, manager di indiscusso valore, già amministratore delegato di Bic la Fucina ai tempi di Filippo Penati presidente della Provincia e ora alle guida di Tem, la Tangenziale est esterna che proprio ieri ha ottenuto il via libera dal Cipe. Ottime possibilità anche per Anna Puccio, curriculum professionale di valore internazionale all’altezza della candidatura e molto attiva nel comitato elettorale di Pisapia. Ambienti del politecnico, invece, vorrebbero candidare Gianpaolo Corda, architetto, esperto di mobilità, già nel pool di consulenti voluti dalla Moratti.
«Ogni voce relativa a presunte designazioni già concordate o previste è da ritenersi priva di qualsiasi fondamento», la replica ufficiale di Palazzo Marino che spiega come la Commissione dei saggi del Comune non si riunirà prima del primo settembre per esaminare l’idoneità dei curricula arrivati. Il primo bando che verrà esaminato è quello scaduto il 15 luglio per individuare i rappresentanti in cda di vari enti, tra cui il Pio Albergo Trivulzio e l’Ato.
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