Venerdì abbiamo avuto la più disastrosa giornata di traffico cittadino. Quasi un finimondo della circolazione, come non sera mai visto a Milano. E dire che lo sciopero era solo dei Cobas, non di tutti i sindacati. Cè chi ha messo sotto accusa la dirigenza Atm addebitandole cattiva gestione del personale. Magari qualcosa di vero cè, in questa accusa, ma il problema è ben più vasto. Lo diciamo da tempo: il problema del traffico a Milano va affrontato con una visione strategica, più decisiva, altrimenti un giorno la città si ritroverà paralizzata. Quanto allecopass, la sua sospensione venerdì ha dimostrato che qualche risultato positivo lo produce. Infatti il centro città era impercorribile. Ci vuole ben altro, però, per combattere linquinamento.
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Meno male: il sindaco e il suo assessore alla Cultura si sono rappacificati. Sì perché il licenziamento di Sgarbi, pur un po matto comè, sarebbe stato un calcio allintelligenza e alla cultura. Ora, però, Sgarbi dimostri che cosa è davvero capace di trarre dalla profondità culturale di Milano. Certo non cè da aspettarsi che egli la faccia diventare la Ville lumière, ma non va sottovalutato il patrimonio culturale ambrosiano, che come dimostra la storia è sostanzioso ed eccellente.
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E si permetta di dire che il «lasciate che anche i divorziati vengano in chiesa» del cardinale Tettamanzi ci è piaciuto. È un bel colpo allintegralismo. Un applauso laico allarcivescovo.
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