da Roma
«Laccusa di illecito sportivo mi umilia e mi avvilisce». Così esordisce lex presidente della Figc, Franco Carraro, nella sua difesa davanti alla Caf. «Questo è il giudizio più importante a cui sia sottoposto, è in gioco la mia onorabilità sportiva. Ho 67 anni, dal 1964 sono nel calcio e non ho mai preso nemmeno unammonizione. Se i fatti saranno accertati, nella stagione 2004-05 è evidente che sono successe cose gravi. Mi si accusa di illecito, ma io non ho mai coperto niente, non ho mai parlato con gli arbitri a eccezione di Collina a cui avevo offerto lincarico di designatore per il 2004-05 e il 2005-06. Certo, i dirigenti di società mi chiamavano per sottopormi gli errori arbitrali e io richiamavo i designatori per porli alla loro attenzione. Il mio era un diritto-dovere istituzionale, non immaginavo fosse un comportamento illecito. Mi si accusa proprio di illecito per le mie telefonate e io volevo fare ascoltare alla Caf tre di queste che però non sono state ammesse: quelle del 1° febbraio, del 3 febbraio e del 6 marzo 2005 perché il tono fa la musica. Perché in quella del 1° febbraio prima di Lazio-Brescia, formata da 232 parole, 183 riguardano la presenza nello spogliatoio dellarbitro del presidente Foti nellintervallo di Reggina-Lazio, e solo 34 interessano la gara con il Brescia. Quanto alle mie successive telefonate con Bergamo, erano solo di protesta per i cattivi arbitraggi. Comunque ho sempre agito in buona fede e non mi sono mai comportato in maniera truffaldina. Chiedo alla Caf di non commettere una profonda ingiustizia nei miei confronti. Non ho mai coperto nulla e nessuno e mi sono dimesso lo scorso 8 maggio perché la Figc potesse affrontare una situazione grave con la massima serenità».
Questa la difesa di quello che per anni è stato ritenuto luomo più potente dello sport italiano: presidente del Milan, della Lega, della Federcalcio, del Coni, sindaco di Roma, ministro del Turismo, attualmente componente del Cio al cui comitato etico si è rivolto perché valuti i suoi comportamenti inerenti lo scandalo del calcio.
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