In calo a giugno la produzione industriale italiana. Soprattutto il settore manifatturiero, alle prese con problemi di competitività, non riesce ancora ad approfittare dei benefici per lexport derivanti dalleuro più debole, soffrendo invece i costi dovuti al rialzo del petrolio. I dati Istat mostrano dunque un calo leggermente peggiore delle attese (dello 0,7% su maggio e del 2,9% rispetto a giugno dello scorso anno), che tuttavia - secondo gli economisti - non basta ad annullare il dato positivo di aprile, portando il secondo trimestre dellanno in risalita rispetto allinizio del 2005. Nellanalisi per raggruppamenti principali lenergia è lunica a mostrare una crescita (più 1%), mentre i beni finali di consumo, i beni strumentali e i beni intermedi sono tutti in calo tra lo 0,9% e l1,7%. A livello settoriale, lunico dato in forte guadagno viene dai mezzi di trasporto (+4,4%) contro il calo del 9,8% mostrato a maggio. Secondo le previsioni dellIsae, la fase di debolezza dellattività manifatturiera di attenuerà solo nel terzo trimestre: un leggero calo a luglio (-0,2%) sarà seguito da un rialzo ad agosto (+0,5%) e da una nuova marginale diminuzione a settembre (-0,1%).
Nel complesso, però, a causa delle flessioni di maggio e giugno, la produzione industriale dovrebbe tornare a evidenziare nel terzo trimestre un segno negativo nella variazione congiunturale rispetto ai tre mesi precedenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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