Ma possibile che ogni volta che cè una nuova possibilità di fare qualcosa di buono per Genova, sia sempre no a priori? Lo stadio. Non sarà certo il più urgente dei problemi, è vero. Il Comune e la Regione aumentano le tasse ai cittadini, è vero. Ma come è vero che intanto la Uefa non darebbe un centinaio di milioni di euro, o quanti ne serviranno, per non far pagare i ticket ai liguri o per fare la bretella autostradale che scioglie gli ingorghi del nodo di Genova. Questi soldi Genova li potrà prendere solo per fare un nuovo stadio. E allora perché non sfruttare loccasione?
Per di più con la prospettiva di fare tutti felici. I genoani che da anni rivendicano il diritto al Ferraris e i sampdoriani che vedrebbero realizzato il sogno lanciato dal presidente Garrone prima ancora di pensare alla prima campagna acquisti. Il Comune, dopo aver avuto uno stadio nuovo costruito a costo zero, avrebbe unottima possibilità: quella di consegnare alle due società genovesi un gioiellino a testa, visto che con una struttura nuova si potrebbe dare finalmente il via alla risistemazione radicale del «fondo» del Ferraris che, dicono i tecnici, richiede almeno sei mesi senza calcio. E allora sì che il Comune potrebbe finalmente pretendere il pagamento preciso e regolare dellaffitto, il rispetto degli impegni, magari anche laffidamento in toto ai club della gestione degli impianti.
NON FACCIAMO UN AUTOGOL
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