di Giannino della Frattina
È inutile continuare a far finta di nulla, Milano è la nuova Lampedusa d'Italia. Non ha il mare per far approdare gommoni, non ha frontiere da attraversare e dista parecchio dalle coste dell'Africa da dove partono gli scafisti che dispensano morte. Eppure è qui che approda la maggior parte dei disperati in fuga da molte cose. E non solo dalle guerre. Perché è finito in fretta il miraggio di un lavoro nei Paesi del Nord e la favoletta dell'Italia solo terra di transito è durata proprio poco.
Seppellita dall'indignazione dei tedeschi quell'uscita della cancelliera Angela Merkel che voleva aprire la Germania a tutti, chiuse già a doppia mandata le dogane di Francia, Svizzera e Austria che cosa possono fare le migliaia di aspiranti profughi che approdano ogni giorno in Italia dopo che anche le rotte balcaniche sono state chiuse con fili spinati e muri? Forse riprovarci, ma dopo aver sbattuto contro i manganelli francesi e svizzeri, la soluzione più comoda è evidentemente puntare su Milano dove l'accoglienza è garantita da un tessuto sociale ricco e da un Comune che con l'intraprendente assessore Pierfrancesco Majorino si danna l'anima per affrontare l'emergenza.
E qui è il punto, perché dopo l'ennesima estate di bivacchi, di emergenza non si può proprio più parlare. Piuttosto di una crisi ormai strutturale e destinata ad aggravarsi. Perché oggi i siriani in cerca di uno status da rifugiati sono appena l'uno per cento. Gli altri sono «migranti economici». Gente che non scappa dalla guerra o da regimi dittatoriali, ma che semplicemente cerca un lavoro che ormai neppure gli italiani trovano. E a far paura sono i numeri. Perché se la città è ormai satura con l'accoglienza di 3.
300 persone e Como è messa a soqquadro da 500 clandestini, in un giorno di bel tempo a sbarcare sono in 5mila e per la maggior parte di loro il miraggio adesso è proprio Milano. Ed è solo u caso se i magistrati oggi intercettano mille utenze di potenziali terroristi islamici proprio a Milano e in Lombardia?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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