«No Cav day» due mesi dopo: le polemiche continuano. Dopo la richiesta di autorizzazione a procedere contro Sabina Guzzanti per le offensive frasi da lei rivolte allindirizzo del Pontefice dal palco di piazza Navona, lultima puntata vede al centro dellattenzione lex guardasigilli Roberto Castelli. Inattesi quanto inopinati appoggi allattrice vengono infatti dallesponente leghista che è uscito allo scoperto: «Ho sempre combattuto perché si potesse avere il massimo della libertà di espressione. Difendo la Guzzanti perché quando ci si batte per questi principi, questi devono valere per chiunque, non solo per gli amici. Le parole di Sabina Guzzanti non mi fanno ridere, sono di pessimo gusto, non le condivido minimamente, ma difendo il suo diritto di dirle e credo che facciano parte della libertà di ciascun individuo di potersi esprimere. Spero che il magistrato non porti avanti questo procedimento».
Insomma, Castelli come Voltaire: «Non condivido le tue idee, ma mi batterò perché tu possa esprimerle». E intanto Sabina Guzzanti sta alla finestra e ringrazia. Voltaire, Castelli o Voltaire-Castelli: lei avrà bisogno di tutti.«Non mi piace Sabina Guzzanti ma tutti hanno diritto a parlare»
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