Il suo debutto nei Rolling Stones fu da leggenda. Il 5 luglio 1969 a Hyde Park, davanti a 250mila persone, per celebrare la morte di brian Jones (di cui aveva preso il posto) e lanciare il nuovo tour della band. Grande chitarrista Mick Taylor (anche nella band di John Mayall), ha lasciato il segno in Let It Bleed, Sticky Fingers e poi se nè andato, senza clamorem, nel 74 per seguire la carriera solista. Ha suonato con John Lee Hooker, Bob Dylan, Mike Oldfield ed oggi è un mito della chitarra che domenica terrà il suo unico concerto italiano allAlcatraz di Milano per il «Milan Guitar Festival».
Ci vuole coraggio a lasciare i Rolling Stones.
«Venivo da un gruppo sperimentale come quello di John Mayall, mi sento un chitarrista puro e libero che non si fa impriginare da una band o dalle canzoni».
Si dice che abbia avuto problemi con Keith Richards.
«No, lui è un grande ed eravamo complementari, con il rock, il blues e un pizzico di follia nel cuore».
Rimpianti?
«No, con gli Stones sono entrato nella storia, ma ho fatto grandi cose con una leggenda come John Lee Hooker, con Mike Oldfield facendo Tubular Bells dal vivo, e poi con le mie band».
Già, a Milano cosa farà?
«Un misto di blues, rnr e jazz allinsegna dellimprovvisazione, con una band giovane. Alcuni di loro lo ho incontrati in Olanda. Per essere creativo preferisco incontrare musicisti sempre nuovi. Sto scrivendo i brani per un nuovo cd, ma il disco non mi dà le emozioni che provo dal vivo».
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