La più bella battuta di «Vieni via con me» non appartiene a Corrado Guzzanti ma a Roberto Saviano: «Vado via perché quelli di sinistra dicono che sono di destra e quelli di destra che sono di sinistra». Per lennesima volta, infatti, lautore di Gomorra sè dimostrato per quello che è: dichiaratamente di parte, Fazio-so, omertoso sulle malefatte del Pd.
Dopo aver parlato dei nemici di Falcone (evitando di dire che erano a sinistra), e dopo aver detto che la ndrangheta flirta con la Lega (scordandosi delle inchieste sulle cosche calabresi in Lombardia con esponenti del Pd coinvolti), nel concedere il tris in tv Saviano non sè smentito parlando di rifiuti e di inchieste politiche: gli unici riferimenti sono stati per il centrodestra, con limmancabile Cosentino. E sul centrosinistra? Niente. Solo un vago, vaghissimo accenno, riferito però allincapacità politica delle istituzioni napoletane di risolvere lemergenza rifiuti. Le cose, però, ancora una volta non stanno come ce le racconta il TelePredicatore casalese. L8 novembre scorso lex governatore della Campania del Pd, Antonio Bassolino, finisce sotto inchiesta, insieme al sindaco collega di partito Rosa Russo Iervolino (più 36 persone) per epidemia colposa e omissione datti dufficio. Secondo gli esperti epidemiologi nominati dal pm, fra il novembre 2007 e il gennaio 2008, quando i rifiuti impedivano laccesso in strada, le malattie gastrointestinali e della pelle si sono infatti moltiplicate. Bassolino, nella veste di commissario straordinario per lemergenza rifiuti, è poi sotto processo dal 2008 per truffa aggravata ai danni dello Stato e frodi in pubbliche forniture insieme ad altre 27 persone. Dal marzo scorso sempre lex governatore è alla sbarra anche per peculato perché, secondo i pm partenopei, i vertici del commissariato ai rifiuti da lui presieduto avrebbero erogato indebitamente somme di denaro a un avvocato. Sul punto Giuseppe Fusco, legale di Bassolino, precisa al Giornale che «in realtà il rinvio a giudizio è stato annullato dal tribunale per un vizio di forma e ora siamo in attesa della nuova decisione del gip (...)». Saviano dovrebbe sapere che anche il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, Pd, è indagato per roba di monnezza: quale docente e membro della commissione collaudo viene arrestato (e posto ai domiciliari) il 3 giungo con alcuni collaudatori degli impianti di stoccaggio. Secondo laccusa fu attestata sia lidoneità degli impianti quando questi erano sotto sequestro, che la conformità del prodotto del combustibile da rifiuti a un contratto che in realtà non esisteva.
Cè poi linchiesta «Normandia 1» dove spunta il consigliere regionale Pd Enrico Fabozzi, ex sindaco di Villa Literno. Il suo nome lo fa ai magistrati il pentito casalese Emilio Di Caterino, nome che a Saviano dovrebbe dire qualcosa. È stato il collaborante a spedire a Fabozzi una testa di maiale mozzata «perché il clan Bidognetti ha riferito - voleva incontrare il sindaco per alcuni appalti (...). Il sindaco però fece sapere di essere disponibile per le richieste ma di non voler incontrare nessuno (...). Questa risposta dette fastidio al clan che decise (...) di spedire la testa di suino al sindaco (...). Dopo lavvertimento Fabozzi immediatamente si mobilitò (...) e fece sapere che anche in relazione ai successivi appalti sarebbe stato a disposizione del clan Bidognetti». Fabozzi nega tutto e si autosospende. Nel luglio scorso, invece, in una maxi inchiesta sulla sanità pugliese i pm ammanettano dirigenti Asl e imprenditori. Punto centrale dellindagine sono tre appalti sui rifiuti presumibilmente pilotati: tutto ruota intorno alla figura di Alberto Tedesco, ex assessore pugliese alla Sanità già indagato eppoi promosso senatore del Pd.
(ha collaborato Luca Rocca)
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