Non è solo un’evasione esotica ma un paradiso per ritrovarsi

Non chiamatela «Santo Domingo». Se per caso vi scappa detto, giusto il tempo di riprendervi dalla stanchezza del volo a lungo raggio e vi sarà perfettamente chiaro che questa scorciatoia linguistica non piace affatto agli abitanti della Repubblica Dominicana, come correttamente si chiama la parte orientale di Hispaniola, seconda isola delle Antille (dopo Cuba) baciata tutto l'anno dal sole e condivisa con Haiti, economicamente e geologicamente più disagiata. Un territorio di oltre 48.000 chilometri quadrati, qualcosa come la Sicilia e la Sardegna messe assieme, di cui Santo Domingo, per quanto rappresentativa e intrisa di fascino coloniale, è solo la capitale. E non fermatevi nemmeno alla radiosa apparenza delle spiagge caraibiche, che si estendono per 1.600 km e sono state con ogni probabilità lo stimolo decisivo. La Repubblica Dominicana (repetita iuvant), nata nel 1844, dopo secoli di dominazione straniera, dalla lotta per l'indipendenza condotta dal padre fondatore Juan Pablo Duarte, è un mix di sapori, colori, musica, gioia di vivere e opportunità che vale la pena di conoscere vincendo la pigrizia e alternando la vacanza marina, stanziale, con qualche assaggio dell'interno, dei parchi naturali e delle isole minori.
La prima sera, appena sbarcati nel Sud-Est dell'isola a La Romana, uno dei nove aeroporti che collegano il Paese al resto del mondo con flussi quotidiani di migliaia di turisti, l'impatto forte con il clima tropicale, caldo umido, è compensato dal carattere amabile e super accogliente dei locali, specchio della felice mescolanza e coesistenza pacifica di razze, religioni e culture diverse, di origine europea e africana. L'emozione più intensa la si prova l'indomani al risveglio, che a causa della differenza di fuso orario è sempre molto anticipato. In un batter d'occhio tutti i sensi sono travolti dal cambiamento, non solo geografico. Sulla spiaggia ancora deserta di Bayaibe (dal nome del piccolo villaggio di pescatori a ridosso dei notevoli ma ben integrati resort all-inclusive), una delle più rinomate, con acque tiepide e cristalline, l'alba è un incontro ravvicinato con la magnificenza e la generosità della natura, popolata di gabbiani, cormorani, granchi di grandi dimensioni, persino qualche iguana, infrattata nella vegetazione rigogliosa e fiorita già a due passi dal mare. La magia continua nel rito della colazione, dove sono la varietà e la bontà della frutta tropicale a fare la differenza.
Galvanizzati dall'armonia di questo inizio, nei giorni successivi potrete dedicarvi all'esplorazione di questa parte dell'isola, che riserva molte sorprese. Via mare, preferibilmente in catamarano, raggiungerete con facilità le isolette selvagge e incontaminate di Saona e Catalinita, facendo tappa alle «piscine naturali» per un bagno in libertà tra pesci colorati e stelle marine giganti. Una bella escursione guidata nell'entroterra è quella, proposta da molte agenzie e direttamente negli alberghi, chiamata Dominibus: a bordo di un mezzo folcloristico e ipercondizionato si approcciano nell'arco di una giornata molti aspetti storici, paesaggistici e culturali, con soste per spiare il lavoro nelle piantagioni di canna da zucchero, visita al villaggio rurale di Batey, abitato esclusivamente da haitiani (nella Repubblica Dominicana svolgono in genere le mansioni più umili e sono circa un quinto della popolazione), alle grotte degli indios tainos e alla cattedrale modernista di Higuey, meta ogni anno di imponenti pellegrinaggi. Un'altra destinazione clou è la discesa in zattera del Rio Chavon, caratterizzato da una vegetazione lussureggiante e utilizzato più volte come set dal cinema americano.
Per il soggiorno, il Viva Wyndham Dominicus Beach (www.vivaresorts.com), con la sua struttura distribuita di bungalow e camere tradizionali in palazzine immerse nel verde, offre un buon rapporto qualità-prezzo. La novità extra di questa stagione si chiama Ecowellness, un programma di benessere, alimentazione e acclimatazione fisica, sviluppato ad hoc dal famoso allenatore dominicano Marco Gómez e volto a ottimizzare i benefici di una vacanza a queste latitudini. Prenotabile dall'Italia, permette ai partecipanti di essere seguiti gratuitamente per un anno, a distanza, attraverso il sito www.mghere.com. Il tour operator Eden Viaggi (www.edenviaggi.it) propone un pacchetto di 9 giorni e 7 notti in camera standard con trattamento all inclusive e viaggio aereo di andata e ritorno dall'Italia. Dal 20 ottobre al 7 dicembre le quote a persona partono da 1.344 euro, mentre dall'8 al 15 dicembre partono da 1.195 euro. Info generali: www.

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