Non solo film: più coccole per gli spettatori

Il cinema (inteso come sala) cambia pelle per modificare radicalmente la funzione del cinema (inteso come film). Lo spettatore (il cliente) va coccolato e preso per mano. Va assecondato in tutte quelle che sono le sue necessità. Insomma per rilanciare il cinema non serve soltanto assicurarsi produzioni di qualità e una distribuzione elastica e capillare. Anche gli esercenti devono fare la loro parte. È con questo spirito che nasce The Space (242 sale divise in 24 strutture di 14 regioni per un fatturato aggregato di quasi 125 milioni di euro). È il frutto dell’unione di due gruppi: Medusa Multicinema e Warner Village Cinemas. E fin dal suo debutto (venerdì scorso con il successo annunciato di Amore 14 di Federico Moccia) può vantare il primato italiano nel settore. Un primato che - almeno in due casi - non è stato indolore. Su due piazze strategiche come Campania e Toscana la nuova società ha dovuto rinunciare a rilevare la proprietà di un paio di strutture (appartenenti a Warner e Medusa) per non forare i tetti stabiliti dall’Antitrust.
Quello della distribuzione è un settore molto frammentato e magmatico. Da un lato soffre molto la crisi del settore cinematografico (come è il caso del Circuito Cinema, che controlla un centinaio di sale in tutta Italia e che sta pensando seriamente alla chiusura di alcune di esse), dall’altro si appresta ad assecondare un forte mutamento nei gusti e nello stile di vita dei potenziali clienti (come dimostra il successo dei multiplex).
Ed è in questo contesto che si inserisce il battesimo di The Space. A conti fatti la nuova azienda controlla il 15,5% del mercato. Con l’ambizione di arrivare, entro la fine del 2010 al 25% dello «sbigliettamento» nel nostro Paese. I suoi diretti concorrenti sono l’Uci Cinema (con il 10,4% del mercato) e i francesi della Ugc (solo multisale) con il 3 per cento. Il restante 70% del mercato è popolato da società che controllano quote ancora più piccole.
Le novità proposte da The Space non riguardano soltanto la vita all’interno delle sale (dove, peraltro, si potranno gustare non solo i capolavori della settima arte ma anche le dirette di grandi eventi sportivi, concerti e opere liriche) ma anche una fidelizzazione del rapporto con il cliente che non ha precedenti nel settore. Si potrà - ad esempio - acquistare al prezzo di 4 euro un biglietto d’ingresso per uno spettacolo infrasettimanale presentando un tagliando acquistato durante il week end precedente. Con grosse agevolazioni poi per le famiglie (baby sitting e parcheggio gratuito là dove le strutture lo consentono). E poi ancora negozi, ristoranti, bar e luoghi di ristoro e di divertimento che completano la giornata «di libertà» dello spettatore.
E tutto questo - spiegano i responsabili di The Space - allo scopo di mettersi in gioco anche nel rapporto con i distributori.

«Per divenire loro partner - conferma Giuseppe Corrado, amministratore delegato di The Space Cinema - anziché semplici clienti. E questo senza toccare i tradizionali contratti di noleggio. Istituendo, invece, premi legati alla resa delle copie nel nuovo circuito».

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