da Pegognaga (Mn)
Ladri sì, ma solo per un giorno. Vincenzo Croce, 52 anni, ha voluto dare unopportunità ai due mantovani che domenica hanno rubato nella sua azienda. E che ora diventeranno suoi dipendenti.
Cosa lha mossa a pietà?
«Non è questione di buon cuore. Era la prima volta che rubavano, ho pensato che se fossi andato fino in fondo con la giustizia e li avessi abbandonati a loro stessi si sarebbero messi su una brutta strada. Magari così cambieranno vita».
Ha pensato anche che hanno entrambi famiglia?
«Certo. Il figlio di uno dei due ha quasi sette anni. Non hanno unoccupazione, sono disperati».
Li conosceva?
«Macché. Li ho visti per la prima volta in tribunale. Non avevano nemmeno il coraggio di guardarmi in faccia. Ho riflettuto e alla fine ho deciso di rinunciare a costituirmi parte civile. Poi li ho incontrati in paese, alla caserma dei carabinieri. Si vergognavano, non osavano rivolgermi la parola».
Lei che cosa ha fatto?
«Per rompere il ghiaccio ho detto: Adesso andate a prendere le auto sequestrate, venite da me e rimettete in sesto tutti i macchinari che avete smontato. Ovviamente vi pagherò il servizio. I due mi hanno osservato increduli, rispondendo che quel lavoro non lo sapevano fare. Allora ho proposto un lavoro da addetti alle pulizie. A giorni inizieranno».
Almeno si sono scusati con lei?
«Assolutamente sì, hanno chiesto perdono. Ma, ripeto, se non mi fossi comportato in questo modo li avrei rovinati».
Certo che avere due ladri al lavoro in azienda... Si fida di loro?
«Si comporteranno bene, ne sono sicuro. Il maresciallo di Pegognaga mi ha assicurato che non hanno precedenti. E poi si vede, i malviventi hanno facce ben diverse».
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