Non vai a messa? Scarica il sermone sull’iPod

Le idee più fantasiose trovano spesso su Internet terreno facile per attecchire. Così quando è arrivato l’iPod, la rete ha scatenato il podcasting, ovvero la simbiosi tra l’iPod e il broadcasting. Di fatto il meccanismo è simile alla sottoscrizione di un magazine audio: l'abbonato riceve regolarmente programmi audio trasmessi via internet, e può ascoltarli nelle modalità che preferisce.
I podcast differiscono dalle trasmissioni audio tradizionali su Internet in due aspetti importanti. Nel passato, gli ascoltatori dovevano o collegarsi ad una radio online ad un certo orario, o dovevano effettivamente scaricare i file audio da pagine web. I podcast possono essere ascoltati in ogni momento perché una copia è sul computer dell'ascoltatore, o nel suo riproduttore mp3, e sono automaticamente recapitati agli abbonati. Dato per assodato il podcasting, ora sbarca la sua versione religiosa: il godcasting. A inventarlo è stato Il Reverendo statunitense Mark Batterson: dopo aver registrato l'intero sermone, il Reverendo lo mette on line, in modo tale che anche chi non ha seguito il precetto domenicale può ugualmente ascoltare e riascoltare le parole di Dio.
Così come molte religioni ormai si affidano a canali mediatici come la televisione e la radio, anche in rete si trova, dunque, una modalità per trasmettere i messaggi religiosi in maniera semplice e utile per l'utente finale. Dall'inizio di luglio scorso, per esempio, il numero di persone e di gruppi che offrono podcast su tema religioso è cresciuto da 177 a 474. Le vie del Signore, si sa, sono infinite e la tecnologia in certi casi può fare dei miracoli. In una nuova tendenza che ha colto molti di sorpresa, l'iPod, da strumento favorito dagli appassionati di musica e gadget, si sta trasformando in nuovo mezzo high tech per diffondere il Verbo di Dio. Secondo quanto riporta il Daily Telegraph infatti, un numero crescente di britannici scarica da internet i sermoni dei pastori e li trasferisce sul proprio iPod.
Tra coloro che per primi hanno registrato e stanno cavalcando il fenomeno vi è il reverendo Leonard Payne, vicario di una piccola chiesa nel Suffolk, che da quando lo scorso mese ha reso le sue omelie disponibili sul sito di Apple iTunes è rimasto allibito dal successo riscontrato. «Era da non credersi. In un brevissimo arco di tempo, 2.400 persone avevano scaricato il mio sermone», ha raccontato Payne, la cui chesa è la prima in Gran Bretagna ad aver reso disponibili le omelie online. Il reverendo ha sottolineato che tale tecnologia è utile per raggiungere i giovani e tutti coloro che pur essendo credenti non frequentano una chiesa in particolare. «Non è uno strumento che può prendere il posto della chiesa, perché la gente si deve incontrare, ma è comunque molto utile», ha detto. Payne non è l'unico ad esplorare le nuove possibilità offerte dal digitale. I fedeli che frequentano la chiesa di All Saints, a Peckham, nel sud di Londra, potranno presto scaricare in formato Mp3 i sermoni poco dopo la fine della funzione.

La Chiesa d'Inghilterra ora sta esaminando vari modi per mettere a disposizione nel proprio sito ufficiale brani Mp3 che illustrano diversi aspetti della fede.

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