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«Non vorrei mai sfidare gli azzurri con altre nazionali»

Nostro inviato a Cardiff

Gli mettono un bambino in braccio e lo invitano a giocare a pallone, dentro le mura antiche della City Hall, il municipio di Cardiff. Marcello Lippi è l’italiano più riconosciuto e richiesto in Galles, il suo ruolo di ambasciatore all’estero può risultare decisivo questa mattina. Senza l’adrenalina di Duisburg che ne moltiplica gli spigoli, arrostito dal sole della Versilia che ne ammorbidisce i lineamenti, il ct campione del mondo spande fiducia e raccoglie consensi. «Da disoccupato, vado in giro per il mondo e vi posso garantire che il nostro calcio gode di grandissima considerazione», è la sua convinzione depositata sul tavolo della commissione incaricata di valutare le chances della candidatura tricolore. Perciò fa specie il suo annuncio che sembra quasi una promessa: «Il campo non mi manca, quasi sicuramente resterò fuori anche dal prossimo campionato».
Il proposito confidato ai cronisti italiani presenti a Cardiff gli consente di fare meglio il punto sui suoi progetti futuri. «Ho ricevuto offerte, è vero, da club e nazionali straniere, nessuna da società italiana, lo riconfermo», è il rendiconto presentato con l’aggiunta di una spiegazione che sa di idee chiarissime. «Sono convinto che l’espressione del calcio nazionale debba essere affidata a una guida locale. I club, pieni di stranieri, non rappresentano invece l’identità calcistica e possono puntare su un tecnico straniero», teorizza per rammentare la sua scelta di fondo. Che alla fine si arricchisce di una motivazione romantica. «Dovessi accettare un’altra nazionale in giro per il mondo potrei trovarmi un giorno a giocare contro la mia Italia campione del mondo. E io non voglio che questo accada», taglia corto. Prima di lanciare uno sguardo dal ponte verso le due semifinali di Champions. «Il 7-1 non è la differenza tra Manchester e Roma e le tre semifinaliste inglesi, messe insieme, non hanno la stessa esperienza accumulata dal Milan», la conclusione dell’ex ct. Lippi resta al mare di Viareggio, il telefono libero ma niente trilli dall’estero.

Non si muove.

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