di Giuseppe De Bellis
No, la magia del calcio di una volta no. Novantesimo minuto, Tutto il calcio minuto per minuto, scusa Ameri sono Ciotti, il panino col salame, la maglia di lana, i numeri dall'uno all'undici. Basta. Si può discutere sullo spezzatino del calcio, ma non guardando indietro. Non si torna lì, non si può. Semplicemente perché non è vero che era meglio. Quel pacchetto passatista e nostalgico prevede anche stadi più brutti e più scomodi di quelli già brutti e scomodi che abbiamo, riporta alle due-tre ore d'attesa dentro lo stadio prima dell'inizio, tollera che non ci siano comodi seggiolini e posti assegnati. Il che va bene, come no. È un tuffo nei ricordi di ognuno di noi. Affascinante, ma scomodo. Epocale, ma irripetibile.
Il calcio guarda avanti e se avanti cè lo spezzatino chissenefrega. Va bene giocare il venerdì, il sabato, la domenica, il lunedì. Basta che ci sia il calcio. Dicono che la tv abbia troppo potere e che quindi sia il male che distrugge l'epica pallonara. Ecco, è il contrario: la televisione ha reso il calcio più democratico. Lha portato a pochi euro nelle case di chiunque lo desideri: in casa e in trasferta. Manca tutto il calcio minuto per minuto? Adesso ce l'hai in video. Che si vuole di più? Il fascino del pallone è l'adrenalina che ti trasmette e il giorno della settimana o l'orario conta fino a un certo punto. Anzi affatto. Oggi abbiamo di più, non di meno: più qualità dei commenti tv, più bravura dei telecronisti, più capacità tecniche delle tv. Entri in campo con i tuoi giocatori, se vuoi. È meraviglioso. È palpitante, altro che manopola radiofonica che saltella da un'onda media all'altra.
Non si può farsi affascinare dall'Inghilterra e poi non imitarla. Lì giocano sempre, anzi lì si gioca il lunedì da molto tempo. Noi siamo stati per settimane a discutere se fare come loro che giocano anche nelle feste di Natale. Li abbiamo invidiati per questo. Allora se li abbiamo invidiati perché non dovremmo fare come loro e giocare il venerdì e pure il lunedì? Basta solo organizzarsi, basta solo non fare la caccia alle streghe della modernità. È ridicolo. È inutile. Non è vero che gli stadi non si riempiono per colpa delle tv. La verità è che fanno schifo e la gente s'è abituata bene. A pagare tanto per avere un posto stretto, scomodo, coi rivoli di pipì che scendono sulle gradinate, non ci sta più.
Allora di che parliamo? Bisogna fare impianti nuovi, belli, comodi e contemporaneamente giocare quando si vuole. Gli stadi si riempiranno come accade altrove. Perché poi vogliamo i campioni, no? Vogliamo il mercato da favola. Però quello si ha solo con i soldi e che piaccia o no, i soldi sono delle tv. Bisogna accettarlo e non è poi così difficile.
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