Le nostre scuse a Ferrero: mai abusato dei fondi pubblici

Nell’articolo pubblicato su il Giornale del 19 marzo 2008, diretto da Mario Giordano, dal titolo «E Ferrero regala 16 milioni a nomadi, gay e cinema Arci», a firma di Mariateresa Conti, erano contenute informazioni sull’attività di Paolo Ferrero, all’epoca ministro della Solidarietà sociale che, a seguito delle opportune verifiche, sono risultate in alcune parti errate.
Il decreto ministeriale (che nell’articolo veniva presentato come un «contributo a pioggia per gli amici. A poche settimane dal voto») rappresentava invece la doverosa conclusione di una corretta e trasparente procedura ad evidenza pubblica per l’assegnazione di finanziamenti disposti dalla Legge Finanziaria del 2007, realizzata dai vertici della competente Direzione generale del Ministero, senza alcuna interferenza del Ministro.


Il decreto firmato dal Ministro Ferrero costituiva, perciò, la doverosa esecuzione di un obbligo istituzionale, il cui inadempimento non solo avrebbe costituito omissione di atto dovuto, ma avrebbe paralizzato l’attuazione di iniziative di enti pubblici e della rete dei servizi sociali a favore di cittadini più svantaggiati.
Dato atto di ciò, ci scusiamo, dunque, con l’interessato e con i lettori.

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