Note e palcoscenici a filo d’acqua per «Como Città della Musica»

Senza arrivare alla morbosa fantasia romantica di Alphonse de Lamartine che, in una sua poesia, riusciva a vedere nelle onde di un lago un uomo e una donna che si scambiano tenerezze, è certo che - eccezion fatta, e non è detto, per i depressi - l’atmosfera lacustre è la scenografia giusta per faccende estremamente sensuali come la musica (e che la musica sia una faccenda dannatamente sensuale ve lo assicurerà il Tolstoj di Sonata a Kreutzer) o la danza. Durerà fino al 18 luglio la seconda edizione del festival «Como Città della Musica», dove in cartellone troviamo innanzitutto location molto suggestive. Per esempio il parco di villa Olmo, dove venerdì prossimo alle 19.30 il corpo di ballo tutto italiano Kataklò Athletic Dance Theatre metterà in scena Play, per la coreografia di Giulia Staccioli, spettacolo strutturato a quadri, ipnotico come certe fiabe. Il giorno dopo, sempre a Villa Olmo, per la coreografia di David Parsons e Luca Tommassini e la regia di Giampiero Solari, il pubblico potrà assistere - a quarant’anni dal debutto - a una nuova messa in scena di Hair. The tribal love rock musical, che vedrà l’utilizzo di nuove tecniche di video wall.

Giovedì, invece, cambiando set - da Villa Olmo al cortile di Palazzo Natta - alle 19 approderà una tappa dell’Essencial Power Tour 2009 dell’X-Press Trio, con Adriano Mondini (che ha suonato, tra gli altri, con Martha Argerich) all’oboe e alle percussioni, Gianni Serino (il bassista più cliccato su Youtube) giustamente al basso e Sergio Pescara alle batterie.

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