La notte da Fenomeno con i viados Ronie: "Mi sono giocato tutto"

Ronaldo a luci rosse. Sesso, soldi e, secondo l’accusa, anche droga. Il brasiliano: "È una trappola". Lo sfogo al commissariato: "La mia carriera è distrutta"

La notte da Fenomeno con i viados 
Ronie: "Mi sono giocato tutto"

In fondo ognuno ha il diritto di poter recuperare da un grave infortunio come meglio crede. Uno se le deve sentire dentro certe cose. Ci sono metodi e metodi e il vecchio Ronie ha scelto quello che gli garbava di più. Intanto era vestito da calciatore, e questa è una prova inconfutabile che gioca a suo favore. Prima ha accompagnato a casa la sua fidanzata Maria Beatriz perché non si devono mai mischiare i sentimenti con il recupero, e poi è successo quel che è successo. Ma non è giusto che tutto finisca sempre su You Tube con tutto quel chiasso attorno senza farti capire il contesto reale delle cose, poi la gente chissà cosa pensa. Adesso se digiti il nome del Fenomeno, escono tutta una serie di siti porno e ballerine con i peli sulle gambe, ecco come finiscono certe storie. Per fortuna è intervenuto il señor Carlos Augusto Nogueira, capo del distretto di polizia di Barra da Tijuca, mica uno qualsiasi, un ispettore. È stato lui a riferire che delle due versioni quella del Fenomeno gli era sembrata subito la più attendibile: «Si è presentato da me il signor Andre Luis Ribeiro Albertino per accusare Ronaldo di averlo minacciato dopo averlo portato in un motel di Rio de Janeiro - ha detto l’ispettore -. Il signor Albertino è un travestito conosciuto col nome di Andreia Albertine e con lui c’erano anche Carla Camilla e Veida Dezaroli, anche loro travestiti. I tre uomini hanno anche accusato Ronaldo di aver fatto uso di cocaina ma a me lui, quando si è presentato al distretto, mi è sembrato molto sincero e non sotto l’effetto di droga. Mi ha confessato che sentiva un bisogno fortissimo di distrarsi dopo quella brutta operazione al ginocchio, ecco perché si è trovato in questa storia. D’altronde lui è a Rio proprio per la riabilitazione». E allora!

Poi ci sarebbero le solite ricostruzioni di comodo fatte da chi ci inzuppa subito. Ronie è a una festa con la fidanzata, si fa tardi e lui la riaccompagna a casa. Come resta solo gli prende la nostalgia, sulla strada incontra Albertine, combinano subito un chupa chupa orale in macchina e poi lui la porta in un motel. Pare che subito non si sia accorto che era un uomo ma che il riconoscimento sia avvenuto solo all’interno dell’albergo a ore. Come sia avvenuto il riconoscimento e l’eventuale sorpresa di Ronie sono dettagli. Comunque la serata prosegue e Ronie, in assoluta buona fede, chiede a Albertine di chiamare qualche sua amica per festeggiare, d’altronde nel pomeriggio di domenica aveva assistito alla vittoria del suo Flamengo sul Botafogo e quindi era comprensibile il suo stato di eccitazione. Albertine chiama le amiche e il vecchio Ronie, sempre secondo la ricostruzione di chi non gli vuole bene, invita Albertine a procurarsi un po’ di coca, così, per passare un po’ di tempo. Albertine gli chiede qualche centinaio di real per pagarla e Ronie le dice: quando torni mi dici quanto hai speso e ti pago. E le dà le chiavi della sua automobile, libretto compreso. Nel frattempo Ronie resta in motel con Camilla e Veida e cerca di non immalinconirsi. Ma Albertine torna senza cocaina, sono le quattro del mattino e Ronie sente che la seduta di riabilitazione è terminata, insomma ne ha abbastanza e compensa la compagnia dei tre uomini con 600 real a testa. Ma i tre sono furbi, lo hanno filmato e lo ricattano: dacci 50mila real o raccontiamo tutto. Ronaldo si sente marcatissimo, indossa la maglietta del suo Flamengo e ha un sussulto di orgoglio: no, vi denuncio io per estorsione. Ecco perchè i quattro si ritrovano nell’ufficio del señor Nogueira. E Albertine, per perorare la sua causa, parla del bel trifoglio tatuato sulla pancia di Ronie e tiene stretta fra le mani la carta di circolazione della sua automobile. Speriamo che almeno questa brutta avventura gli abbia insegnato a non prestare più l’automobile ad estranei. Lo davano in eccitante recupero, massimo sette mesi e sarebbe tornato sui campi. Adesso è molto stanco e continua a ripetere: «Era una trappola, temo che questo incidente possa significare la fine della mia carriera».

Comunque il suo legale ha già precisato che non vi è alcuna denuncia criminale a carico di Ronie e il señor Nogueira ha confermato che non può essere accusato di alcun reato in quanto in Brasile la prostituzione non è illegale. Ci mancherebbe altro.

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