Nove scommesse su 10 vanno nel pallone

Gli italiani riversano sul calcio il 90% delle scommesse, agli altri sport restano le briciole. La fotografia emerge dalla ripartizione della raccolta di maggio (fonte Agicos) che vede il calcio (90,12%) nettamente davanti a basket (3,99%) e tennis (2,90%). In fila, sotto l’1%, tutti gli altri sport: motociclismo, automobilismo, ciclismo, volley, baseball, hockey ghiaccio, pallanuoto, rugby, equitazione, hockey pista. In pratica non c’è gara: calcio cannibale più di sempre, nonostante l’incremento del palinsesto proposto da Aams con 5.161 eventi, oltre 165 al giorno di media, di cui 1.072 andati deserti.
I picchi di movimento si sono avuti su due partite di Champions League: la finale Barcellona-Manchester Utd con 8,4 milioni di euro e la semifinale di ritorno Chelsea-Barcellona sulla quale sono stati puntati più di 5 milioni di euro. Della Serie A le partite più seguite dagli scommettitori sono state Milan-Juventus (4,8 milioni), Genoa-Sampdoria (2,6) e Juventus-Lecce (2,5). Gettonato anche il Chievo nelle trasferte di Napoli e Roma. Per sottolineare i radicatissimi gusti degli italiani, basta ricordare che la raccolta su Atalanta-Genoa (2,2) è stata tre volte superiore a quella del playoff di basket Lottomatica Roma-Angelico Biella, pari a 719mila euro. L’avvenimento extracalcistico più giocato a maggio.
Formidabile anche l’interesse verso i campionati stranieri, con la Liga che ha raccolto 173 milioni contro i 168 della Premiership, i 109 della Bundesliga e i 99 del campionato francese. Figuratevi cosa accadrà alla ripresa della stagione dopo il trasferimento di Kakà al Real Madrid e quello probabile di Ibrahimovic a un club spagnolo o inglese. Al resto penseranno le proposte personalizzate degli operatori sui trasferimenti dei giocatori, gli autori dei gol, gli ammoniti e gli espulsi.
C’è un dato che sottolinea i gusti degli scommettitori italiani: sul campionato belga s’è giocato tanto (44 milioni) quanto messo assieme da basket, tennis, moto, auto e ciclismo. Diverso è il discorso all’estero, ci torneremo a luglio con dati aggiornati al primo semestre dell’anno, dove il calcio è predominante ma non la fa da padrone come da noi.
Il movimento di maggio, favorito da un rilevante numero di giornate calcistiche, ha raggiunto il valore di 404.142.217,00 con un incremento del 44% rispetto allo stesso mese del 2008. È del 16% l’aumento nei primi cinque mesi dell’anno. Quasi 37 milioni i biglietti emessi dal totalizzatore nazionale con giocate medie di 11 euro e vincite medie di 209 euro. Il pay out, ovvero quanto ritorna ai giocatori, è arrivato all’86,25%. L’imposta unica s’è assestata al 4,17%. Ai concessionari, sempre nel mese di maggio, sono rimasti 38,7 milioni.


Dove s’è giocato di più? La Campania (54 milioni di euro) guida questa particolare classifica davanti a Lazio (37), Lombardia (33), Puglia (28), Sicilia (25), Emilia Romagna (21) e Toscana (17). L’incremento maggiore s’è avuto però in Trentino. Giocati a distanza 121 milioni, + 43,95%.

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