Cultura e Spettacoli

Il Novecento visto nei ritratti di Avedon

Il XX secolo raccontato negli scatti del grande fotografo statunitense. Oltre 200 ritratti, raccolti dalla De Agostini, capaci di mostrare magnificandone il fascino della celebrità: guarda le immagini

Il Novecento visto 
nei ritratti di Avedon

Il mondo dello spettacolo esercitò una sorte di incantesimo su Richard Avedon, un’ipnosi. Avrebbe attraversato New York per vedere un attore sconosciuto in un’opera di Beckett e poi ancora un amico in una di Cechov; sarebbe andato fino a Stoccolma per un dramma di O’Neill in lingua svedese diretto da Bergman. Questo entusiasmo traspare in gran parte nelle sue immagini.
(Norma Stevens)

Milano - Richard Avedon è stato senza dubbio uno dei più grandi fotografi americani, il primo a far entrare nel mondo della moda e dello spettacolo la fotografia impegnata, abbattendo così le frontiere tra i generi. Performance, completamente dedicato a questo grande artista, pubblicato da De Agostini con più di 200 ritratti mostra, magnificandone il fascino, il vero aspetto della celebrità riuscendo anche, con la sua genialità, a rappresentare gli atteggiamenti spontanei lontani dall’iconografia classica.

Il lavoro di una vita Per circa mezzo secolo Avedon è stato uno dei nomi più importanti del mondo della moda. Forse l'unico a rivisitare - distruggendo - quella sottile barriera che scinde la fotografia impegnata da quella disimpegnata. Ispirato da Martin Munkacsi, Avedon ha saputo coniare un linguaggio innovativo per dare espressività ai volti che nelle sue fotografie apparivano come persone reali. Il ritratto diventa, così, un qualcosa di vivo e reale.

L'eccellenza del ritratto Nel volume edito da De agostini, in un crescendo di emozioni scorrono immagini dei personaggi che hanno fatto la storia dello spettacolo nel secondo Novecento. E' proprio nel ritratto che riesce a imporsi il più profondo stile di Avedon. Qui l'artista riesce a imprimervi un'intensità senza precedenti nonostante le atmosfere cupe che attorniano uomini di stato, artisti, attori ed attrici. Da Humphrey Bogart a Brigitte Bardot, da Audrey Hepburn a Marilyn Monroe. E ancora: Buster Keaton, Charles Chaplin, Truman Capote, i Beatles e Andy Warhol. Non c'è spazio per immagini fisse: ogni ritratto diventa memoria collettiva, immagine indelebile che riesce a unire pubblico e privato. Scomparso nel 2004, Avedon è stato uno dei più grandi fotografi del XX secolo: ha lavorato per Harper’s Bazaar, Vogue ed è stato il fotografo di staff per il New Yorker.

Oggi le sue opere sono esposte nei più grandi musei del mondo, mentre il suo modo di fotografare ha segnato un’epoca.

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