Federico Casabella
Offuscata dallo scandalo intercettazioni che vede protagonista involontaria anche la Sampdoria, che sarebbe stata penalizzata dall'arbitraggio «pilotato» di Dondarini nella gara contro la Juventus del 22 settembre 2004, Livorno-Sampdoria (match che non ha nulla da dire al campionato) sembra passare in secondo piano. Per tutti. Non per Walter Novellino.
Ieri mattina, il tecnico si sbracciava al «Mugniani» per spiegare ai suoi giocatori come affrontare il Livorno, con una cura e una dovizia da far sembrare, alla ventina di tifosi presenti, che quella di oggi sia una sfida che vale un posto nell'Olimpo del calcio. Novellino è fatto così, ci tiene a compiere fino in fondo il suo dovere: «Credo che si debba onorare fino all'ultimo questo campionato - dice- chiudendolo con dignità visto che, negli ultimi due mesi e mezzo, non abbiamo raccolto granché». Lavoro doppio per il tecnico: oltre ad aver studiato l'avversario, ha dovuto tenere motivata la squadra, in un momento in cui non c'è più nulla da dire: «Credo che da parte di tutti ci sia la voglia di finire riscattando almeno in parte questo girone di ritorno - spiega l'allenatore blucerchiato -. La vera motivazione che ci spingerà a cercare la vittoria a Livorno, sarà di fare un piacere al nostro presidente che ci tiene tantissimo a vincere su quel campo».
Così nell'ormai anonima stagione blucerchiata, la squadra proverà almeno a regalare una gioia a Garrone, a cui quest'anno è riuscito di battere l'amico Spinelli solo nelle famigerate partite di scopone. Ma sul prato di Livorno si ritroveranno anche Novellino e Mazzone, l'allievo ed il maestro, che hanno avuto una parallela crisi di risultati in questa seconda parte del campionato: «La differenza tra noi e loro è che la Samp ha avuto sfortuna per gli infortuni - analizza il tecnico -. Il Livorno invece ha cambiato allenatore quando la squadra andava alla grande e contestualmente ha perso un giocatore come Lazetic».
Ci sarà anche oggi quell'attaccante che ha fatto la differenza. Cristiano Lucarelli, bomber in odore di convocazione al mondiale. A fermarlo uno tra Sala e Pavan confermati al centro della difesa con Castellini a fare il terzino. Falcone è fermo ai box a causa di un'epidemia influenzale che ha colpito anche Marchesetti. A centrocampo ballottaggio Gasbarroni-Zenoni per un posto sulla fascia destra e Palombo preferito a Dalla Bona al centro con Falchi e Kutuzov di punta.
Quanto al caso Moggi e alla partita arbitrata da Dondarini, l'unica in cui Novellino si era permesso di criticare l'operato dell'arbitro: «Non tornerei sull'episodio specifico - continua - ma ragionerei sulla vicenda nel suo complesso. È un'altra scossa di terremoto al sistema calcio. Sono situazioni che non aiutano il nostro lavoro e che fanno perdere credibilità a tutti noi.
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