Paola Balsomini
La telefonata è arrivata subito dopo la vittoria contro il Parma: «Mister Novellino? Sono un dirigente del Parma e volevo farle sapere che qui è scoppiata una polemica dopo la sua esultanza per la vittoria della Sampdoria. Sa, noi della società ci siamo rimasti male e ora pretendiamo le sue scuse. Del resto lei è un allenatore stimato e non dovrebbe avere certi atteggiamenti da bambino». Novellino, dall'altro capo del telefono tenta di giustificarsi: «Io mi scuso, non volevo offendere il Parma ma sa - spiega - non vincevo da 17 partite e quindi avevo una certa carica emotiva. Mi dispiace se ho offeso qualcuno». A questo punto il finto dirigente gialloblù comincia a piangere: «Non faccia così, mi mette in imbarazzo», ma da Parma replicano seccati: «Ora lei dovrebbe chiudere ufficialmente scusa. Se lo fa le regaliamo una forma di parmigiano reggiano».
A questo punto Novellino tenta di spiegare che sarebbe meglio avvertire l'addetto stampa della società Alberto Marangon e che in fondo lui, della forma di grana, proprio non sa che farsene: «E poi io con il Parma sono sempre stato generoso, vi ho dato Kutuzov e Gasbarroni».
Finalmente si scopre che il tecnico sampdoriano è stato vittima di uno scherzo, trasmesso ieri pomeriggio su Italia Uno dalla trasmissione «Candid Camera». La reazione? Una vibrante risata da parte delll'allenatore blucerchiato, anche perché, in fondo, alla fine i tre punti sono finiti nella sua tasca.
Chi invece, pensando alla Sampdoria, preferisce non ridere è l'ex Max Tonetto, lasciato partire, dopo due grandi stagioni, a parametro zero, destinazione Roma: «Ero in scadenza di contratto - racconta il centrocampista passato alla Roma - e loro il 23 marzo mi hanno fatto una proposta, ma ormai per me era tardi. Mi ricordo la data perché ci sono rimasto male, a Genova stavo bene e mi sarebbe piaciuto restare.
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