Emmanuele Gerboni
da Genova
La Samp cala un tris di assi perché sono gol belli e impossibili, la Reggina serve un poker (due reti e due pali) che fa salire la rabbia. I liguri prendono tutto e gli uomini di Mazzarri se ne vanno da Genova con strette di mano, pacche sulle spalle ma 0 punti. Finisce in un mare di polemiche dopo una partita farcita di emozioni (i legni colpiti da Cavalli e Cozza e le reti dell'ex genoano a firmare prima il pareggio e il 3-2 siglato da Missiroli) e gol blucerchiati che andrebbero bene in qualche spot: la bastonata di Bonazzoli, la punizione di Volpi che s'infila dove Pelizzoli non arriva, il pallonetto delizioso di Gasbarroni che inchioda il portiere. La Reggina si arrabbia, accusa Palanca e lo dicono il presidente Lillo Foti: «Abbiamo disputato una grande prestazione a differenza della terna arbitrale che non ha proprio convinto. Mi riferisco al gol di Bonazzoli in fuorigioco e al rigore non concesso a Mesto» e Francesco Cozza, capitano: «Palanca ci ha fischiato tutto contro».
Novellino ritrova i titolari La Reggina è una furia
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