Emmanuele Gerboni
Lo dice la storia: quando il gioco si fa duro, è difficile che Walter Novellino scenda a patti con la squadra. E siccome da stasera il gioco si fa davvero pesante, per la Samp, non sorprende più di tanto il fatto che Monzon abbia deciso di scuotere a modo suo lo spogliatoio. Alternando, secondo la sua migliore tradizione, il bastone alla carota. La premessa è soft: «Perdere a Cagliari - sussurra Novellino - non è stato piacevole, ma in tutta onestà non posso prendermela più di tanto con i miei ragazzi. Fino a domenica si erano comportati benissimo, sia in campionato che in Europa. Purtroppo siamo incappati in una giornataccia, dopo la vittoria in casa dell'Halmstad eravamo stanchissimi, le pessime condizioni del terreno di gioco sardo hanno fatto il resto. Pazienza, può starci anche un passo falso come questo. L'importante è ricominciare a lavorare a testa bassa». Fino a qui, nulla da eccepire sul comportamento della squadra. Ma, pochi istanti dopo, ecco la prima stilettata del tecnico blucerchiato: «Se Flachi partirà titolare? Sì, dovrebbe giocare dal primo minuto. Ma una cosa deve essere chiara, per me Francesco non è un problema, anzi. I problemi, se esistono, ci sono da parte sua». Le parole di Novellino diventano taglienti. Non travalicano mai il limite imposto dal buon gusto, ma è difficile interpretarle diversamente da una vera e propria strigliata pubblica al fantasista doriano. «Io sono dell'idea - dice Monzon, senza alzare mai la voce - che Francesco non deve preoccuparsi, ma deve lavorare serenamente. E' un ragazzo con tante energie da spendere: perché deve sprecarle pensando al contratto? E' una cosa che non capisco. Invece di perdere il suo tempo così, farebbe bene a essere se stesso, perché solo quando è tranquillo può dare tanto alla squadra. Anch'io ho giocato a calcio. Ebbene, non mi è mai successo, neppure una volta, di smettere di pensare al mio lavoro per concentrarmi sul contratto. Vorrei che anche Francesco fosse così». Il messaggio è fin troppo chiaro: o Flachi mette la «testa a posto» (ovvero, smette di pensare al suo rapporto con la società), o in futuro rischia di avere sempre meno spazio nella Sampdoria. Del resto, la filosofia imposta da Garrone e Marotta allo staff blucerchiato è nota: prima di tutto viene la squadra. I personalismi, le beghe più o meno grandi del gruppo, gli eventuali contrasti fra giocatori e allenatore, sono tutte questioni da tenere lontane dallo spogliatoio. A tutti i costi. Si spiega anche così la scelta di Novellino di rivolgere a Flachi una critica così pesante proprio alla vigilia di quello che lui stesso definisce «l'incontro più importante della prima parte di stagione».
«Contro l'Hertha - ammette Novellino - ci giochiamo una buona fetta di possibilità di proseguire il cammino in Uefa. Cosa mi aspetto dalla squadra? Tanto per iniziare che cancelli la sfortunata prestazione di Cagliari. Poi, ma su questo non ho dubbi, che capisca che di fronte avremo una squadra vera, con qualità importanti. L'Hertha è una formazione strana, che non dà punti di riferimento agli avversari. Ha parecchi giocatori temibili, sia sotto il profilo atletico che tecnico. E, soprattutto, è una squadra rapida, imprevedibile. Starà a noi capire, sul campo, come e quando colpirla». Intanto, domenica, contro lEmpoli, non giocherà Castellini, squalificato ufficialmente ieri, mentre Sala è stato diffidato.
Molti tifosi della Sampdoria storcono il naso alla decisione di cedere i diritti televisivi per le gare europee allemittente televisiva SportItalia.
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