Paola Balsomini
Non è tanto un problema di formazione, di un Toro che sembra ormai arrivato all'ultima spiaggia. È un problema di continuità, che la Sampdoria non è ancora riuscita a trovare dall'inizio della stagione. Bene in casa, male in trasferta, dove è alla ricerca della prima vittoria (l'ultima risale al match con il Lecce del marzo scorso). Insomma, a Walter Novellino questa volta un pareggio proprio non basta, visto che i granata stanno attraversando un periodo nero e la situazione non sembra migliorata con l'arrivo di Zaccheroni, comunque a rischio panchina.
Per la Samp, invece, questa volta è diverso, visto che tre punti all'Olimpico potrebbero significare la svolta della stagione: «Per noi questa partita è importante - spiega Novellino - più importante delle altre volte, è come se fosse la prova del nove. È vero che loro sono in difficoltà, sarà una squadra arrabbiata e per questo dovremo stare attenti soprattutto ai primi minuti». E per Novellino sarà anche una gara da amarcord: «Il mio esordio in serie A - racconta - lo feci proprio con la maglia granata, era Torino-Napoli, anno 1972, e l'arrivo al Filadelfia era incredibile, quella maglia carica tutti ma speriamo che questo non avvenga contro di noi. Mi ricordo che la notte precedente all'incontro non sono riuscito a chiudere occhio. Per tutta la notte lessi Topolino». Questa volta la tensione sarà certamente minore, anche perché il tecnico blucerchiato avrà almeno trovato continuità nella formazione: «Finalmente riesco a schierare gli stessi undici di domenica scorsa, per me questo è già un successo».
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